Precisazioni dell’Amministrazione comunale in merito alle notizie sulle modifiche alla viabilità in occasione della Fiera di Sant’Orso pubblicate su alcune testate

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In merito a un articolo pubblicato sul settimanale “Gazzetta Matin” e intitolato “La Fiera di Sant’Orso fa il botto di visitatori ma le vie Avondo e Tourneuve insorgono” e a una lettera pubblicata sulla testata online “Aostasera.it” dal titolo “La chiusura di via Garibaldi per la fiera di Sant’Orso ha creato disagi”, l’Amministrazione comunale desidera precisare quanto segue.

La chiusura al traffico di viale Garibaldi non è una novità istituita in occasione della 1024/a edizione della Fiera, ma è da oltre 30 anni che tale strada viene interdetta alla circolazione a partire dall’incrocio con via Carrel e via Caduti del Lavoro, e sempre fino alla mezzanotte del secondo giorno di fiera.
In passato è avvenuto che ai residenti di via Avondo e anche di via Esperanto venisse concesso, da parte degli addetti ai varchi, di accedere al proprio domicilio previo controllo della carta di circolazione e, nel caso l’afflusso di visitatori in via Garibaldi lo consentisse, unicamente in condizioni di totale sicurezza.
La situazione è radicalmente cambiata dal 2017 in seguito agli attentati ai mercatini di Natale di Parigi e di Strasburgo e, soprattutto, con l’applicazione delle disposizioni contenute nella circolare Gabrielli e atti successivi, emanata dopo i drammatici fatti di Torino avvenuti durante la finale di Champions League. Le misure di sicurezza si sono fatte più stringenti e rigorose a scapito del “buon senso” e dell’”elasticità” invocati a più riprese dall’articolo suddetto.

Per quanto riguarda via Tourneuve, invece, la chiusura in occasione della Fiera è più recente: fu, infatti, con l’ordinanza n. 22 del 20 gennaio 1998 che l’allora sindaco Thiébat ricomprese tale strada tra quelle con circolazione e sosta interdette. Tale provvedimento è stato poi confermato dalle ordinanze di tutti gli anni successivi fino all’attuale.
Anche per via Tourneuve vale quanto detto in precedenza. Se nel passato è stato possibile derogare al divieto, la normativa vigente cui si unisce, nel caso specifico, la circostanza dello spostamento dell’asse della Fiera con il maggiore coinvolgimento di piazza della Repubblica in cui hanno trovato posto dapprima i mezzi agricoli e di cantiere, un tempo esposti in piazza Plouve e successivamente in via Torino, e poi i banchi dei produttori agricoli in passato ospitati in via Festaz, impedisce assolutamente di operare deroghe di alcun tipo a una disposizione rinnovata nelle ordinanze comunali, come ricordato, da 27 anni.

Peraltro, un evento strutturato come la Fiera di Sant’Orso, capace di muovere centinaia di migliaia di visitatori in due giorni all’interno di un territorio circoscritto quale quello del centro storico cittadino, per poter essere organizzato al meglio richiede il coordinamento tra una pluralità di soggetti dei quali il Comune di Aosta è solo uno degli attori.
Le decisioni relative alla viabilità nel periodo della Foire non sono, dunque (se mai qualcuno lo avesse pensato), scelte arbitrarie dell’Amministrazione comunale, ma il frutto di analisi ponderate di concerto con i responsabili regionali dell’ordine pubblico quali la Prefettura, la Questura il Comando dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, ecc. che il Sindaco attua attraverso lo strumento ordinativo.

Infine, si rileva che - prescindendo dalla facilità con cui si può essere definiti (o definirsi) portavoce e/o rappresentante di una via, di “residenti”, di “vicini di casa” e di “attività” - quanto esposto nella nota si sarebbe potuto verificare senza eccessive difficoltà con i soggetti competenti in seno all’Amministrazione comunale, in modo da poter meglio valutare fondatezza e giustificazione delle lamentele esposte dai cittadini interessati in vista della loro pubblicazione.

 

05 febbraio 2024 - 00:00
FM
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