Precisazione dell’Amministrazione comunale sulla durata delle concessioni del commercio su area pubblica
In merito alle dichiarazioni dei rappresentanti nazionali dell’Ana (Associazione nazionale ambulanti) del sindacato Ugl giunti la scorsa settimana in visita al mercato cittadino, secondo i quali anche il Comune di Aosta sarebbe tenuta a rinnovare le concessioni per gli operatori commerciali su area pubblica per la durata di dodici anni, l’Amministrazione comunale precisa quanto segue:
«L’art. 181 del Decreto legge 34/2020, convertito con modificazioni nella legge 77/2020 stabilisce effettivamente che “le concessioni di posteggio per l’esercizio del commercio su aree pubbliche aventi scadenza entro il 31 dicembre 2020, se non già riassegnate (…) sono rinnovate per la durata di dodici anni”.
Tale previsione di legge si pone, però, in contrasto con l’ambito applicativo della Direttiva CE n. 123 del 2006 (cosiddetta “Direttiva Servizi” o “Direttiva Bolkestein”), relativa ai servizi nel mercato interno dello spazio comune europeo, come stabilito da due sentenze (n. 17 e n. 18 del 9 novembre 2021) dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato relative al settore delle concessioni balneari, e come affermato dell’Autorità Garante per la concorrenza e il mercato (AS1721 del 15 febbraio 2021 inviato al Senato, alla Camera dei Deputati, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dello Sviluppo economico) che, rilevando un evidente contrasto tra la normativa nazionale e quella comunitaria in materia di concessioni, ha invitato gli Enti alla disapplicazione della normativa adottata dal Parlamento, mentre una sentenza del Tar del Lazio (n. 539 del 18 gennaio 2022), ha affermato il principio secondo il quale anche nel settore del commercio ambulante deve ritenersi da disapplicare la normativa statale contrastante con la Direttiva Bolkestein.
Peraltro, la determinazione dirigenziale 424/2022 del Comune di Aosta che ha mantenuto l’efficacia di tutte le concessioni su area pubblica oggi vigenti sino al 31 dicembre 2023 risponde allo schema quadro previsto dal Celva per tutti gli enti locali valdostani, frutto di una riflessione suffragata dal parere legale rilasciato al consorzio che ha uniformato la condotta in materia di tutti i comuni in ambito regionale, garantendo un congruo lasso di tempo in attesa di criteri di dettaglio che consentano di intraprendere le operazioni funzionali all’indizione di procedure di gara a evidenza pubblica».