Dichiarazione dell’assessore Sartore in merito alle polemiche derivate dall’aggiornamento del PGTU

Condividi

In relazione al dibattito scaturito negli ultimi giorni in merito all’adozione, da parte della Giunta, dell’aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano e all’apertura del periodo di presentazione delle eventuali osservazioni da parte dei cittadini, l’assessore alla Mobilità, Loris Sartore, dichiara quanto segue:

«Siamo rimasti stupiti di fronte ad alcune reazioni alla scelta di aggiornare il Piano Generale del Traffico Urbano – PGTU fermo al 2011 e, successivamente, di sottoporlo alla valutazione dei cittadini.

In particolare, sono giunti attacchi da parte di alcune forze politiche di minoranza ai contenuti del PGTU il cui, impianto è bene ricordarlo, richiama quello del 2011 approvato dalla Giunta dell’allora sindaco Giordano.
Naturalmente gli obiettivi generali e le soluzioni adottate ora coincidono maggiormente con il programma di governo di questa maggioranza: la necessità di ridurre il traffico veicolare, di migliorarne la fluidità, di agevolare la sosta nei parcheggi in struttura, di puntare su un sistema integrato tra le varie modalità di spostamento, l’incentivo all'utilizzo di bici e piedi per le percorrenze entro i 10 – 15 minuti.
Fa evidentemente buon gioco riportare solo le proprie posizioni dimenticando, volutamente, le cose spiegate dal sottoscritto e da tutta la maggioranza nel corso del dibattito in Consiglio comunale come, ad esempio, che piazza della Repubblica non verrà svuotata senza prima averla riprogettata come spazio pubblico destinato all’uso collettivo e sociale delle persone e non per la sosta delle auto e che per piazza San Francesco si adotteranno soluzioni affinché i genitori possano continuare ad accompagnare i propri figli a scuola.

Altre accuse hanno riguardato la mancanza di democrazia e di condivisione delle scelte che si intendono prediligere, dimenticando che in Consiglio comunale è stata messa in campo un’ampia, articolata ed esaustiva discussione, e sorvolando sul fatto che, proprio poiché si tratta di un aggiornamento e non di un nuovo piano i suoi obiettivi di fondo sono, nel concreto, stati condivisi da diverse Giunte e Consigli ma che non sono stati attuati fino in fondo. Le indicazioni in esso contenute erano state il frutto del lavoro di analisi e modellazione dei flussi di traffico da parte di professionisti esperti nel settore trasportistico e della mobilità.
Il PGTU è attualmente in pubblicazione, e chiunque può formulare osservazioni che verranno valutate dall’Amministrazione e dai professionisti incaricati e prese in considerazione, se coerenti, con l'impianto generale. Questa è una procedura democratica che prevede il contributo della popolazione, ed è la stessa adottata nel 2011. Viene fatta ex-post perché il piano, lo ripeto ancora, non ha subito variazioni sostanziali. In questo caso sì che si sarebbe fatto un “nuovo piano”.
Certamente vi sono procedure che, nella predisposizione di atti di pianificazione, prevedono una fase di consultazione e partecipazione della popolazione e delle categorie economiche e sociali, ed è quanto verrà fatto, a esempio, in occasione della prossima redazione del PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.

Altro motivo di perplessità riguarda, infine, l’appuntamento – è notizia di ieri - organizzato il prossimo 26 agosto dalla Confcommercio della Valle d’Aosta. Ricordo, infatti, che al fine di illustrare il PGTU ed effettuare i necessari approfondimenti, ascoltando eventuali indicazioni, il prossimo 30 agosto alle 16,30 è stato convocato in Comune un incontro con le associazioni di categoria alla presenza di Patrizia Malgieri, a capo del gruppo di progettisti che ha elaborato e aggiornato il documento. Tale incontro era stato preparato e comunicato ai diretti interessati ben prima della convocazione della riunione del 26. Trovo questa modalità di relazionarsi con la politica, ovvero di richiedere dapprima incontri ufficiali per dibattere i temi in agenda, e poi, una volta ottenutili, anticipare alla pubblica opinione le proprie rivendicazioni per suscitare una forma di pressione sui decisori pubblici, di discutibile utilità oltre che scortese a livello istituzionale».

24 agosto 2021 - 10:47
FM
Condividi