Novità: cos'è lo Spid

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Per ottenere un’identità digitale SPID occorre che il cittadino faccia richiesta ad uno cosiddetti Identity Provider, ossia soggetti autorizzati al rilascio delle identità digitali a partire dal 15 marzo 2016.

Il  Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) permette al Cittadino di interagire con la PA attraverso un unico Pin

Al momento gli Identity Provider accreditati dall’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid) sono le Poste Italiane, InfoCert e TIM. I quali, effettuata l’identificazione dell’’utente, emettono le credenziali associate alla sua identità digitale.

Da quel momento, il cittadino è autenticato e può usufruire dei servizi online di tutte le amministrazioni, dall’iscrizione alla mensa scolastica, ai servizi pensionistici, ecc.

L’identità digitale SPID è costituita da credenziali sui seguenti livelli di sicurezza:

LIVELLO 1: l’utente può autenticarsi semplicemente effettuando un “login” come utente e password (di almeno otto caratteri, da cambiare ogni 180 giorni);

LIVELLO 2: al livello 1 si aggiunge un codice temporaneo cosiddetto One Time Password che cambia ad ogni accesso;

LIVELLO 3: al livello 1 si aggiunge l’utilizzo di una smart card che può essere la carta d’identità elettronica (CIE) o la carta nazionale dei servizi (CNS).

Per effettuare, ad esempio, una semplice iscrizione al centro estivo sarà sufficiente un’identità di Livello 1, mentre per inoltrare un’istanza di cambio di residenza on-line, sarà necessario ricorrere a livelli di identità superiori.

Ad oggi lo Spid è gratuito per i primi due livelli al fine di incentivare i cittadini e le imprese ad utilizzarlo.

Attraverso SPID è già possibile accedere ai servizi online di amministrazioni centrali come INPS e di alcune Regioni e Comuni.

Nel nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale in corso di approvazione da parte del governo, è previsto che lo SPID sia l’unico strumento per l’accesso ai servizi on line delle pubbliche amministrazioni (PA).

Inoltre, SPID è stato pensato per incentivare l’utilizzo degli strumenti digitali da parte delle imprese private, specialmente quelle piccole e piccolissime che non possono gestire a causa degli alti costi sistemi informativi sicuri per i dei propri clienti.

L’utilizzo di SPID è configurato come obbligo gratuito per le amministrazioni e come diritto per i cittadini e imprese. Nel caso in cui le amministrazioni non aderissero o comunque non consentissero di accedere ai propri servizi online con le identità SPID, sarà sicuramente possibile per il cittadino o l’impresa di rivalere il proprio diritto.

Attraverso SPID, gli utenti possono già accedere a numerosi servizi online e consultare dati sensibili, come ad esempio, il proprio fascicolo sanitario elettronico. Pertanto, il livello di sicurezza di SPID garantisce un elevato rispetto della privacy, senza pericoli di spionaggio.

I cittadini al momento del rilascio dell’identità digitale, dovranno essere informati dagli Identity Provider in modo semplice e chiaro sull’importanza delle credenziali rilasciate, quali sono gli effetti giuridici delle transazioni elettroniche e i rischi associati ad un furto di identità.

Un vero cittadino digitale è consapevole che non è sufficiente avere a disposizione strumenti semplici ed evoluti, ma che è anche necessaria una certa dose di consapevolezza per il corretto e sicuro utilizzo degli strumenti.

Inps e Inail, il Comune di Venezia e le Regioni Toscana, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia consentono già l’accesso ai propri servizi attraverso il Servizio Pubblico di Identificazione Digitale che a breve, sarà adottato anche dall’Agenzia delle Entrate.

 

 

20 giugno 2016 - 12:49
Roberto Gens - Sitec - Comune di Aosta
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