Qualità dell’aria, riduzione emissioni “CAS” e disincentivazione della mobilità privata in evidenza all’“Osservatorio”

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Sono stati tre, sostanzialmente, i punti sui quali si è sviluppata la riunione di oggi dell’“Osservatorio della qualità dell’aria in ambito urbano”, l’organismo creato in seno all’Amministrazione comunale per riunire attorno a uno stesso tavolo gli “attori” delle tematiche ambientali.

Alla riunione tenutasi stamattina, hanno partecipato - oltre all’assessore comunale all’Ambiente, Delio Donzel – l’assessore regionale al Territorio e ambiente Luca Bianchi, il direttore generale dell’ARPA della Valle d’Aosta, Giovanni Agnesod, e Claudia Tarricone della Sezione Aria, oltre ai rappresentanti dell’USL, della “Cogne Acciai Speciali” e ad esponenti delle categorie produttive, nonché di diversi sindacati, enti e associazioni.

Il primo aspetto è stato rappresentato dalla presentazione dei dati relativi alla qualità dell’aria ad Aosta, raccolti ed elaborati, appunto, dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, attraverso una rete di stazioni di monitoraggio. Rispetto all’ultima seduta dell’Osservatorio, tenutasi nello scorso gennaio, quello illustrato è stato un insieme di informazioni maggiormente completo, poiché provvisto dei dati relativi alla presenza di metalli nelle polveri fini negli ultimi tre mesi del 2013(all’epoca ancora in corso di validazione), oltre ai dati della qualità dell’aria relativi ai primi mesi dell’anno in corso.

In sintesi, la situazione può essere così riassunta:

  • I livelli degli inquinanti storicamente monitorati (polveri fini PM10, PM2.5, biossido d’azoto, benzene e ozono), nei primi mesi del 2014 fanno riscontrare valori in linea con quelli degli anni precedenti (inferiori ai limiti fissati dalle normative);
  • Per quanto riguarda la presenza dei metalli negli inquinanti, il livello del Nichel nelle polveri fini si presenta in diminuzione, pur restando su valori elevati, in particolare nella stazione industriale di monitoraggio di via I maggio (dove viene superato il limite normativo). I dati del Nichel sulle polveri fini vengono confermati dai dati relativi alla deposizione atmosferica, per cui la rilevazione restituisce risultati analoghi al 2012;
  • I metalli caratteristici della “Cogne Acciai Speciali” (cromo, zinco, manganese e ferro) evidenziano una tendenza in diminuzione sia nelle polveri fini, sia nelle deposizioni;
  • Gli altri metalli di cui viene effettuato il monitoraggio hanno livelli molto inferiori ai valori limite indicati dalle normative.

“La qualità dell’aria è in miglioramento, – ha commentato l’assessore Delio Donzel – anche se sono da concentrare gli sforzi sulla presenza del Nichel, in particolare nelle deposizioni all’interno dell’area Cogne. Tutto ciò sta a significare che gli interventi del Piano regionale di risanamento dell’aria sono serviti e aggiornare tale documento permetterà di migliorare ancora. Sono inoltre confortanti i dati relativi alla nuova Centralina mobile installata provvisoriamente in corso Lancieri per il periodo aprile 2013/febbraio 2014, proprio per monitorare gli effetti delle emissioni di CAS, i cui dati rilevati sono ampiamente nei limiti”.

Sulla stessa linea, anche l’assessore regionale Luca Bianchi: “I dati sono confortanti e confermano che stiamo andando nella giusta direzione. Le criticità riscontrate interessano principalmente i valori del nichel che tuttavia, nel periodo considerato, evidenziano, rispetto al passato, una diminuzione della relativa concentrazione sia nelle polveri in aria, sia nella deposizione al suolo. Un discorso a parte merita il benzopirene, un inquinante che deriva anche dalla combustione delle biomasse e quindi dall’uso della legna per riscaldare: si tratta di una problematica comune all’intero arco alpino, dove è tradizione l’utilizzo della legna come combustibile.”

“Credo – ha continuato l’assessore regionale Luca Bianchi – che dobbiamo continuare a monitorare la qualità dell’aria in modo da avere dati che ci permettano di valutare la situazione e mettere in atto eventuali misure e politiche correttive. Si può ragionevolmente ipotizzare che l’analisi dei dati consentirà di mantenere ed eventualmente rafforzare le misure di maggior efficacia, di rimodulare le azioni che hanno mostrato margini di miglioramento, e di introdurre nuove azioni, anche grazie alle risultanze dell’Accordo di programma che coinvolge tutte le Regioni e le Province autonome del Bacino Padano, e che come Regione abbiamo deciso di sottoscrivere”.

Per migliorare l’aspetto informativo su questi dati, l’ARPA (che li pubblica quotidianamente sul suo sito) ha deciso di fornire agli utenti anche un “report mensile” in cui le informazioni vengono proposte, inquinante per inquinante, connotandole con i colori del semaforo, quindi facilmente interpretabili. Tra pochi giorni andranno online i dati dall’inizio del 2014 ad oggi, dopodiché, per i mesi a seguire, la pubblicazione avverrà entro il decimo giorno del mese successivo.

Il secondo punto all’ordine del giorno della riunione era il riepilogo, da parte di Claudia Sacchetto della “Cogne Acciai Speciali”, dello stato dell’arte degli interventi per la riduzione delle emissioni diffuse dell’acciaieria e dai camini dei forni in cui avviene la fusione. Si tratta di lavori che erano contenuti tra le “prescrizioni” dell’autorizzazione integrata ambientale, rinnovata nel 2012.

Nel dettaglio, si sono conclusi, all’inizio di maggio, i “tamponamenti” dell’edificio dell’acciaieria e sono in via di realizzazione i nuovi sistemi di abbattimento delle diossine del forno “Uhp” (i cui camini sono ugualmente interessati dalla costruzione del sistema di misurazione dei fumi e della portata). Altri interventi, come la pavimentazione delle aree scoperte, sono in via di progettazione.

“Va sottolineata, al riguardo – ha detto l’assessore Donzel – la bontà della scelta compiuta circa cinque anni fa, decidendo che la ‘Cogne Acciai Speciali’ fosse parte integrante dell’Osservatorio stesso. Agendo diversamente, queste informazioni non le avremmo ottenute così in dettaglio”. L’assessore ha quindi concluso l’intervento in merito proponendo ai rappresentanti della “Cogne” di tenere un prossimo incontro dell’Osservatorio all’interno dello stabilimento, per rendersi conto direttamente di quanto attuato. La proposta è stata accolta e la riunione verrà ora programmata.

Infine, quale terzo punto, l’assessore comunale alla mobilità Flavio Serra ha presentato all’Osservatorio alcuni dati relativi ad iniziative pensate perridurre pressione veicolare e inquinamento rendendo maggiormente vivibile e fruibile il centro storico da parte di cittadini, operatori e turisti. La prima è il “Cityporto”, il sistema “centralizzato” di consegna delle merci in centro rispetto al quale sussistevano alcune preoccupazioni in merito al rinnovo dell’appalto di servizio, oggi però venute meno in quanto la quantità delle consegne nei primi due anni del servizio ha raggiunto la media di 800 mensili, ampiamente sopra la soglia delle 700 inizialmente stimate per garantire la sostenibilità economica del servizio. Recentemente il Ministero dell'Ambiente  ha giudicato i progetti finanziati nell'ambito del trasporto merci nei centri storici e, ha spiegato Serra, “tra i sette centri ammessi al finanziamento solo il capoluogo valdostano e Lucca hanno avviato e completato il progetto”.

“La ricaduta in termini ambientali è confortante, - ha aggiunto l’assessore Serra - in quanto Aosta ha ottenuto le migliori performance a livello nazionale in termini di riduzione degli agenti inquinanti nell’aria rispetto alla consegna delle merci con veicoli commerciali privati. La nostra città ha, infatti, ottenuto un abbattimento stimato del Monossido di carbonio di 1.761,31 Kg/anno, contro i 297,40 Kg/anno di Lucca; 188.900,63 kg annui in meno di Anidride carbonica contro 34.635,57 Kg/anno; 700.13 kg annui di Biossido di azoto contro 127,21 Kg/anno e 51,59 kg/anno in meno di Polveri sottili (PM10) a fronte degli 8,47 kg/annui della città toscana”.

L’altra attività è il lavoro dell’Unità di progetto incaricata di definire azioni per migliorare la rete ciclabile. Il piano d’interventi prodotto è stato recentemente presentato alla Commissione consiliare competente e sta venendo ora integrato con alcune proposte emerse durante quella riunione e con una stima dei costi necessari alla realizzazione dell’intervento, che potrà realizzarsi in parte tramite il ricorso ai fondi comunitari. A corollario, l’assessore Serra ha aggiornato i dati sugli accessi di automezzi non consentiti nel centro storico cittadino. Nei primi tre mesi del 2014 sono stati 820, mentre nello stesso periodo dello scorso anno furono oltre 1310. “Il trend – ha sottolineato Serra – è in diminuzione. Probabilmente, oltre al minor traffico veicolare dovuto al calo dei consumi, le diverse azioni messe in campo in ambito ambientale  iniziano a dare i frutti sperati”.

16 giugno 2014 - 16:50
CD
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