Firmato l’Accordo di Programma per il completamento e la successiva gestione del centro polivalente “Brocherel”

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Venerdì 10 dicembre nel Salone Ducale dell’Hôtel de Ville, il presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, e il direttore generale dell’Azienda USL della Valle d’Aosta, Massimo Uberti, hanno proceduto alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma per il completamento dell’edificazione e la gestione di un centro polivalente sociosanitario e di un poliambulatorio/centro diagnostico nel Comune di Aosta.

La struttura è quella ubicata nell’area compresa tra corso Ivrea, via Brocherel e via Monte Emilius (già oggetto di un Accordo di programma tra Regione, Comune di Aosta e Azienda USL firmato nel settembre 1997) inizialmente destinata a centro polivalente sociosanitario, i cui lavori, iniziati nel novembre 2005 si erano interrotti a causa del fallimento dell’impresa appaltatrice all’inizio del 2009.

Nel frattempo L’Accordo di programma era stato modificato in considerazione della riorganizzazione dei servizi residenziali e semiresidenziali per anziani, dapprima nel 2012 orientando le scelte verso la realizzazione di un presidio sociosanitario, di un asilo nido e di una struttura socio-assistenziale residenziale per anziani con annesso centro diurno, poi nel 2014 decidendo di procedere solo con il completamento del corpo centrale, destinato a comunità alloggio, microcomunità e centro diurno per anziani, stralciando dalla progettazione l’asilo nido e il presidio sanitario, e, infine, di recente, definendo l’utilizzo del complesso sia per la parte interessata dall’accoglimento di una struttura residenziale per anziani, sia per quella a gestione diretta dell’Azienda USL come presidio socio-sanitario, poliambulatorio, centro diagnostico o casa di comunità.

Data la complessità dell’intervento, per il completamento e la successiva gestione del centro si ricorrerà a un partenariato pubblico-privato.
Il relativo avviso sarà pubblicato a cura dell’Amministrazione comunale che avrà anche il compito di valutare le proposte a iniziativa privata, con il contributo di Regione e Azienda USL, di gestire la successiva fase di gara nonché il contratto di concessione di costruzione e gestione stipulato, e di supervisionare, sempre con i partner, il piano di completamento dei lavori della struttura e il progetto di gestione proposto dall’aggiudicatario.

Tra gli impegni del Comune figurano anche l’erogazione del contributo a fondo perduto in misura massima pari al 49% del valore dell’investimento, stimato prudenzialmente in un importo massimo di 10 mln di euro, quale costo complessivo dell’intervento, e il convenzionamento di 40 posti, previo ottenimento del necessario accreditamento della struttura e dei servizi.

Per quanto concerne la Regione, essa si impegna a mettere a disposizione i dati relativi alla domanda e offerta di servizi sociosanitari e residenziali per anziani non autosufficienti e gravemente non autosufficienti ai fini della redazione dell’avviso, a garantire il convenzionamento, previo ottenimento del necessario accreditamento della struttura e dei servizi, di almeno 30 posti, e di verificare la possibilità di contribuire al 50% della spesa complessiva afferente il supporto al RUP, in relazione a tutte le attività necessarie alla procedura, affidata alla società partecipata In.Va.

Infine, all’Azienda USL spetterà il compito di pianificare, per l’area di competenza direttamente aziendale, un sistema integrato di servizi ambulatoriali e diagnostici a beneficio del territorio e degli ospiti della struttura socioassistenziale, e di corrispondere poi al concessionario un canone di affitto a valori di mercato, sostenendo i costi delle utenze e dei servizi comuni relativi alla porzione di edificio utilizzato.

«Finalmente – dichiara il sindaco di Aosta, Gianni Nuti - usciamo da un’impasse protrattasi per troppi anni, e avviamo un processo che, da un lato, fornirà alla comunità un prezioso punto di riferimento in ambito socio-sanitario e, dall’altro, rimarginerà una ferita aperta nel cuore della città sotto il profilo urbanistico e del decoro. L’auspicio è che, una volta concluso l’iter amministrativo, i lavori possano riprendere e terminare nel più breve tempo possibile, in modo da poter garantire l’apertura dei presìdi secondo le modalità concordate».

«In prospettiva – commenta l’assessora alle Politiche sociali, abitative e Pari Opportunità, Clotilde Forcellati – il complesso che sarà completato in base alle nuove indicazioni stabilite dall’Accordo di programma firmato oggi ci consentirà una declinazione delle politiche e una programmazione degli interventi più puntuale e maggiormente rispondente alle necessità della popolazione, evitando una duplicazione dei servizi, e coprendo le possibili carenze con una razionalizzazione degli investimenti».

Per l’assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Roberto Alessandro Barmasse «questo accordo recepisce le nuove esigenze manifestate dagli Enti coinvolti e consentirà di completare la struttura così da utilizzare sul territorio un centro polivalente sociosanitario e di un poliambulatorio/centro diagnostico in grado di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini. La sanità del futuro necessita di tali interventi per essere sempre più territoriale e a misura di paziente».

«Si tratta – afferma il presidente della Regione, Erik Lavevaz – di un passaggio fondamentale per portare a compimento un percorso che rischiava di essere abbandonato: la collaborazione con il Comune di Aosta ci permette invece di rilanciare un’iniziativa che saprà adattarsi alle nuove esigenze del nostro territorio. I cantieri delle strutture sanitarie sono un esempio chiaro di come si possa lavorare al futuro dell’assistenza: investimenti delicati e importanti, che devono coinvolgere tutte le istituzioni e accompagnarci nella trasformazione dei servizi ai cittadini».

10 dicembre 2021 - 16:02
FM
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