Innocenzo Manzetti invento' il telefono 150 anni fa

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Il 2015, tra le diverse ricorrenze, celebra anche i 150 anni dall’invenzione del telefono, grazie all’opera dell’illustre valdostano Innocenzo Manzetti. Nel corso del 1865 Manzetti in realtà  portò a compimento due invenzioni strabilianti: la vettura stradale a vapore (la prima automobile moderna capace di circolare lungo le strade) e il telefono ("telegrafo vocale"). I giornali di tutto il mondo diffusero in quegli anni la notizia. Sul sito ufficiale, dal quale abbiamo preso queste brevi informazioni,  www.manzetti.eu si possono trovare interessanti informazioni per approfondire questo grande inventore.

Se poi il pubblico vuole vedere con occhio e approfondire direttamente ci si può recare nell’apposita Sala museale dedicata a Manzetti, lo spazio espositivo realizzato dalla Regione Autonoma della Valle d'Aosta grazie al contributo dei due biografi Mauro Caniggia Nicolotti e Luca Poggianti. La Sala museale è ricavata presso gli spazi della sagrestia dell'ex-chiesa di Saint-Bénin. Il Centro espositivo Saint-Bénin si trova nel pieno centro di Aosta in via Jean-Boniface Festaz ed è oggi sede di importanti mostra, attualmente quella dedicata a Canova. La Sala, gestita direttamente dall'amministrazione regionale, è visitabile tutti i giorni tranne il lunedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 ma non prevede visite guidate organizzate. 

Presso il Centro Saint-Bénin sono riprodotti diversi documenti importanti che testimoniano l'opera di Manzetti. Tra le cose da ammirare figura anche l'automa che nel 1840, a soli 14 anni il giovane Manzetti costruì."Si trattava di una sorta di robot capace di suonare un flauto traverso di legno. Aveva struttura e dimensioni di un uomo reale ed era realizzato con ferro, acciaio, ottone, legno di noce, caucciù e pelle di camoscio. L’automa è un concentrato di diverse tecniche costruttive e di funzionamento, che Manzetti ha acquisito e perfezionato nel corso della sua vita. Un’evoluzione continua che ha reso la macchina estremamente complessa da studiare e comprendere, per via delle numerose trasformazioni, a volte radicali". Fonte www.manzetti.eu 

 

27 luglio 2015 - 15:50
MV
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