Da Parlamento e Governo sostegno a Italia 2019

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La conclusione dell’avventura di Aosta quale candidata a Capitale europea della cultura 2019 non ha, però, posto la parola fine alle collaborazioni avviate nell’ambito della rete delle città italiane che hanno partecipato al progetto Ecoc, il “Programma Italia 2019”, ideato dall’Associazione delle Città d’Arte e Cultura (Cidac) e lanciato anche attraverso un’intensa attività parlamentare.

Dopo l’iniziativa promossa al Senato (http://www.aostainforma.it/www/index.php/ita/articolo/3/51/i-primi-passi-della-rete-tra-le-citta--candidate-ecoc), la palla è passata a Montecitorio dove nei giorni scorsi è stato presentato un Ordine del giorno su “Italia 2019” negli stessi termini utilizzati per la Mozione presentata a Palazzo Madama.

Gli scopi delle iniziative parlamentari e la presentazione del “Programma Italia 2019” che punta a fare dell’Italia intera la Capitale europea della cultura sono stati al centro, martedì scorso a Roma, di una conferenza stampa promossa dalle vicepresidenti di Camera e Senato, Marina Sereni e Linda Lanzillotta, d’intesa con Cidac.

L’obiettivo è di non disperdere le energie messe in campo nelle diverse realtà sul territorio nazionale (con Aosta, Bergamo, Mantova, Venezia e il Nord Est, Ravenna, Urbino, Pisa, Siena, Grosseto, Perugia con i Luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, L’Aquila, Lecce, Taranto, Caserta, Matera, Reggio Calabria, Palermo, Siracusa, Erice e Cagliari), ma di fare “rete”, «passando dalla «competizione alla cooperazione, dalla gara per vincere, al fare squadra - ha spiegato la vicepresidente Sereni - perché l’Italia ha nella cultura un grande capitale, un fattore di sviluppo, uno spazio per creare moltissime occasioni di lavoro qualificato soprattutto per i giovani».

«Le città che valorizzano la cultura sono leve dell'economia italiana – ha aggiunto Lanzillotta – e per questo intendiamo sollecitare il Governo perché non abbiamo visto chiarezza di strategie e chiediamo che l’Esecutivo batta un colpo». Un invito immediatamente raccolto dal Governo che poche ore, attraverso il sottosegretario Filippo Patroni Griffi, ha incontrato le vicepresidenti dei due rami del Parlamento a Palazzo Chigi.

«Eravamo convinti dell’importanza di inserire Aosta nel circuito delle città candidate - commenta l’assessore alla Cultura, Andrea Edoardo Paron – e a maggior ragione lo siamo adesso che il progetto sta conoscendo degli sviluppi significativi in chiave di condivisione politica che consentiranno di muovere i primi passi con la certezza di un impegno e di un sostegno da parte del Governo».

Peraltro, l’importanza del Programma “Italia 2019” per non disperdere la progettualità e le iniziative delle città candidate era già stata ribadita a Ravenna nel corso di un incontro tenutosi prima di Natale tra le sei città selezionate per la fase finale della competizione (oltre alla città romagnola, Matera Cagliari, Lecce, Perugia e Siena). I rappresentati delle città finaliste avevano sottoscritto una Carta d’intenti che, oltre che confermare la disponibilità a svolgere un’attività coordinata pur nel rispetto del carattere competitivo di ECoC 2019, avevano ribadito l’impegno a rafforzare la rete delle città candidate e a sostenere il Programma “Italia 2019”, «elaborando progetti di collaborazione con altre città candidate non selezionate per la fase finale».

16 gennaio 2014 - 16:11
FM
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