Approvati gli indirizzi del prossimo bando per la concessione del Caffè Nazionale

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La Giunta ha provveduto ad approvare gli indirizzi destinati a orientare la pubblicazione dell’avviso per la concessione del Caffè Nazionale, ubicato sotto i portici del Municipio e chiuso dal febbraio 2020, un mese prima dell’insorgere dell’emergenza epidemiologica e del conseguente primo lockdown.

Proprio la pandemia seguita alla diffusione del virus Sars-CoV-2 aveva posto fine bruscamente alla procedura per la concessione in gestione degli storici locali nel complesso municipale che era stata attivata in quel periodo, e per la quale, in vista della pubblicazione dell’avviso, erano già pervenute due manifestazioni di interesse.

Passata la fase più dura dell’emergenza, l’Amministrazione comunale intende ora ripartire con l’iter per individuare, sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, un soggetto che possa assumere in concessione d’uso il Caffè Nazionale, previa messa in atto a proprio carico di interventi di manutenzione straordinaria all’immobile per i quali gli uffici comunali hanno già provveduto a realizzare gli studi preliminari di fattibilità.

Per quanto riguarda gli indirizzi che verranno seguiti per la pubblicazione del bando, le offerte saranno valutate attraverso elementi qualitativi che peseranno per 70/100 e quantitativi (30/100). I primi sono relativi all’esecuzione di interventi manutentivi e di adeguamento normativo già definiti e a eventuali interventi migliorativi proposti. I secondi riguarderanno canone e durata del contratto.

Le manutenzioni necessarie, individuate di concerto con la Soprintendenza regionale per i beni le attività culturali, sono il restauro conservativo della sala decagonale con sostituzione dei serramenti e dei pavimenti, il rifacimento dei pavimenti in legno di corridoi e sala est, lo svuotamento e il consolidamento delle volte dei corridoi e della sala est, tinteggiature murarie la sostituzione di infissi, serramenti e vetrine. Per gli interventi manutentivi minimi (rifacimento impianto elettrico, restauro della sala decagonale e altri interventi sui locali posti al piano terreno) è previsto un investimento di circa 450 mila euro più Iva.

Per rendere più appetibile l’operazione destinata a ridare nuova vita al Caffè - inserito tra i locali storici d’Italia più suggestivi anche in virtù della sala gotica a pianta decagonale, ultimo resto del Convento medievale di San Francesco - l’Amministrazione introdurrà alcune significative agevolazioni per il futuro gestore.
In particolare, non sarà pagato il canone (6.800 euro mensili posto a base) per i primi tre mesi di contratto, mentre per i successivi 33 mesi di contratto il canone stesso avrà un valore pari al 10 % di quello proposto in sede di gara.

La durata del contratto andrà da un minimo di 15 ad un massimo di 25 anni.

Commenta la vicesindaca con delega al Patrimonio, Josette Borre: «La volontà della Giunta è sempre stata quella di tornare ad avere i portici dell’Hôtel de Ville animati dalle luci e dalle chiacchiere degli avventori del “Nazionale” anche come segnale di ripartenza, per lasciarsi alle spalle i mesi più duri e cupi della pandemia. Ora crediamo che il momento giusto sia arrivato, e che lo sforzo congiunto della parte politica e degli uffici porterà nei prossimi giorni alla pubblicazione di un avviso che offrirà la possibilità a imprenditori seri e volenterosi di compiere un investimento molto importante, è vero, ma anche tutelato e aiutato da parte dell’Amministrazione comunale sia in termini di continuità temporale che di agevolazioni economiche».

26 luglio 2021 - 15:26
FM
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