Comune di Aosta, Arer e Amministrazione regionale insieme per la riqualificazione “a 360 gradi” del quartiere Cogne

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Nella mattinata odierna la Giunta si è riunita ina seduta straordinaria per approvare la deliberazione che dà la stura alla partecipazione del Comune di Aosta al bando ministeriale per la realizzazione di un “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”, previsto dalla Legge finanziaria 2020 e avviato tramite la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale lo scorso 16 novembre.

Il Programma – che interessa il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – intende concorrere alla riduzione del disagio abitativo e insediativo, con particolare riferimento alle periferie, e all’incremento della qualità dell’abitare e di parti di città e promuovere processi di rigenerazione di ambiti urbani attraverso la presentazione di una proposta che individui una specifica e definita strategia che attribuisca all’edilizia sociale un ruolo prioritario, costituita da interventi e misure riconducibili alle seguenti cinque linee d’azione:

  1. riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale e incremento dello stesso;
  1. rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici e privati anche attraverso la rigenerazione del tessuto urbano e socioeconomico e all’uso temporaneo;
  1. miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani e della dotazione di servizi e delle infrastrutture urbano-locali;
  1. rigenerazione di aree e spazi già costruiti, soprattutto ad alta tensione abitativa, incrementando la qualità ambientale e migliorando la resilienza ai cambiamenti climatici anche attraverso l’uso di operazioni di densificazione;
  1. individuazione e utilizzo di modelli e strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano nonché di processi partecipativi, anche finalizzati all’autocostruzione.

 Tutti gli interventi e le misure devono mirare a soluzioni durevoli per la rigenerazione del tessuto socioeconomico, il miglioramento della coesione sociale, l’arricchimento culturale, la qualità dei manufatti, dei luoghi e della vita dei cittadini, in un’ottica di innovazione e sostenibilità, con particolare attenzione a quella economica e ambientale, senza consumo di nuovo suolo, fatte salve le eventuali operazioni di densificazione, secondo i princìpi e gli indirizzi adottati dall’Unione europea, in coerenza con i principi e gli obiettivi della strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici e secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile (Smart City). Gli interventi devono assicurare prossimità dei servizi, puntando alla riduzione del traffico e dello stress, secondo i criteri della mobilità sostenibile, oltre che incrementare legami di vicinato e inclusione sociale.

L’Amministrazione comunale ha previsto la partecipazione al bando in attuazione e per le finalità di cui all’Accordo di programma tra il Comune di Aosta, la Regione Autonoma Valle d’Aosta e l’Azienda Regionale per l’Edilizia Residenziale della Valle d’Aosta (A.R.E.R.) per l’affidamento all’A.R.E.R. della gestione del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà del Comune di Aosta sottoscritto nel luglio 2015, in seguito al parere favorevole del “collegio di Vigilanza”, composto dal Sindaco di Aosta con funzioni di Presidente, dal Presidente della Regione o suo delegato e dal Presidente dell’ARER o suo delegato riunito lo scorso 11 gennaio.

Il collegio di Vigilanza ha anche deciso di affidarsi alla collaborazione già in essere con il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino per quanto riguarda progettazione, studio e ricerca delle soluzione progettuali idonee a soddisfare le finalità del Programma “Qualità dell’Abitare”, e con il professionista incaricato Atelier Projet Studio Associato che ha messo punto la proposta progettuale che vede il Comune di Aosta quale soggetto proponente e l’Azienda Regionale di Edilizia Residenziale quale soggetto attuatore.

Peraltro, il rapporto di collaborazione tra Comune di Aosta, Regione Autonoma Valle d’Aosta, Azienda Regionale Edilizia Residenziale e Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino sarà rafforzato tramite la sottoscrizione di una Convenzione.

 L’obiettivo degli interventi è quello di portare a una riqualificazione globale del quartiere Cogne attraverso la riorganizzazione, il ripensamento e il recupero degli spazi comuni e della viabilità e di parte del patrimonio edilizio storico, creando così anche nuove aree di interesse per lo sviluppo di attività in grado di rivitalizzare il quartiere, disegnando una nuova centralità urbana all’interno del quartiere, connessa al centro storico, verso Est, e ai poli d’interesse e commerciali della città, a Ovest.

All’interno del quartiere Cogne l’asse principale di via Colonnello Alessi connetterà nuovi servizi, attività terziarie e commerciali e le riqualificate palazzine Gazzera e Fresia, al momento in stato di abbandono o degrado. L’intervento lungo il nuovo asse Est - Ovest che interesserà la strada la trasformerà dall’attuale destinazione veicolare a uno spazio destinato alla mobilità sostenibile ciclo-pedonale. Il percorso connetterà cinque aree del quartiere, sulle quali verranno attuate operazioni di recupero, introducendo a nuove funzioni pubbliche e a verde:

  • valorizzazione delle attività mercatali con cadenza settimanale, nelle aree attualmente utilizzate come parcheggi a raso lungo via Monte Cervino;
  • sviluppo dell’area sportiva attrezzata e del giardino lungo via Vuillerminaz;
  • rifunzionalizzazione delle aree su viale Gran Paradiso e viale Monte Bianco, in corrispondenza del Lotto V, passando dall’attuale destinazione a parcheggi a raso, a quella a verde pertinenziale e pubblico, con stalli a servizio delle nuove destinazioni per disabilità nei piani terra delle palazzine Gazzera e Fresia;
  • smantellamento e rilocalizzazione dei due edifici prefabbricati e conseguente ridestinazione a spazio pubblico delle aree attualmente recintate come pertinenza degli edifici stessi in place Soldats de la Neige;
  • sempre in place Soldats de la Neige riqualificazione dei locali a piano terra e dello spazio pubblico prospiciente la parte meridionale, con nuove destinazioni a commercio, terziario, servizi, associazionismo, anche in sinergia con il Bando ANCI “Fermenti in Comune”.

Il progetto contempla anche il recupero dell’autorimessa con accesso lungo via Liconi, tramite l’adeguamento dei due piani interrati, attualmente inagibili, rendendo nuovamente disponibili 360 nuovi posti auto, che andranno per il 50% a compensare la riduzione dei posteggi a raso lungo l’asse centrale e negli spazi che il progetto recupera a funzioni pubbliche e ad aree verdi e per il restante 50% saranno a disposizione della città.
L’autorimessa avrà anche la funzione di piattaforma intermodale, per favorire l’utilizzo del bike sharing e dei mezzi di trasporto pubblico locale.

 Il progetto, poi, prevede interventi importanti di recupero edilizio ed energetico di alcuni edifici storici del quartiere. Le palazzine “Gazzera” e “Fresia” saranno oggetto di una ristrutturazione complessiva, mentre gli edifici tutelati “Stura-Filippini” e “Giacchetti” saranno oggetto di una riqualificazione energetica e delle facciate. Verranno, inoltre, realizzati 34 nuovi alloggi nei sottotetti nel complesso Giacchetti.

Infine, accanto agli interventi del programma “Qualità dell’Abitare”, si procederà alla demolizione degli attuali grattacieli presenti nell’area a Nord-Est del quartiere, all’angolo tra via Giorgio Elter e via Capitano Chamonin, mentre l’ARER prevede di realizzare nei prossimi anni importanti interventi di riqualificazione edilizia al fine di riqualificare il proprio patrimonio immobiliare.
Il costo complessivo dei lavori sfiorerà i 30 milioni di euro, metà dei quali finanziati attraverso il programma “Qualità dell’abitare”.

Unitamente alle opere di riqualificazione urbanistica ed edilizia del quartiere è prevista anche una proposta progettuale del consorzio “Trait d’Union” per sviluppare le azioni che il Programma per la qualità dell’Abitare intende realizzare nel settore del welfare a favore della comunità coinvolta nel processo di riqualificazione urbana, attraverso l’attivazione di politiche del lavoro per la gestione delle manutenzioni, sgombero e pulizia negli alloggi gestiti dall'ARER, housing sociale e la facilitazione dei processi con ARER, tra ARER e condomini, tra condomini ecc.

Gli obiettivi sono di rinforzare, supportare e promuovere le reti del territorio (rete famigliare, rete di vicinato, rete di associazioni territoriali), creare un punto di riferimento per le persone all’interno dei caseggiati ARER del quartiere per migliorare la vivibilità, l’interazione con il quartiere circostante, la convivenza tra gli inquilini e la loro integrazione nel tessuto sociale, garantendo una presenza continuativa, svolgere funzioni di supporto di base alla vita abitativa delle famiglie residenti, garantendo anche vigilanza e condizioni di sicurezza degli spazi comuni, contrastare l’isolamento individuale, promuovendo reti di vicinato, avvicinare il servizio al cittadino e “essere vicino” al cittadino, rilevare i bisogni dei nuclei famigliari e dei singoli, favorire l’accesso alle informazioni e ai servizi fornendo sostegno, strumenti e risposte concrete, garantire sostegno, protezione, sicurezza e supporto ai cittadini in particolari condizioni di disagio e di fragilità sociale, promuovere attività di socializzazione, di animazione del territorio e di partecipazione attiva alla vita comunitaria nonché contribuire alla manutenzione ordinaria delle aree verdi pubbliche e pertinenziali prospicenti i comparti e i fabbricati del Lotto V tramite le proposte politiche attive del lavoro.

«Per il sindaco Gianni Nuti «il passo compiuto oggi dalla Giunta rappresenta una svolta decisiva, direi quasi epocale stante la portata dell’intervento, per il futuro del quartiere e dell’intero tessuto cittadino. Con il progetto approvato prevediamo di restituire alla città una parte ricca di storia che era rimasta slegata dal resto del contesto urbano, perdendo, con il passare degli anni e il processo di abbandono della matrice industriale cittadina, la propria identità e assumendo le caratteristiche di una periferia degradata nonostante gli investimenti compiuti dalle diverse amministrazioni succedutesi nel corso degli ultimi decenni.
In tal senso, l’obiettivo è anche di recuperare e accrescere il senso di appartenenza dei suoi abitanti, e di migliorare la percezione quanto alla sicurezza e alla vivibilità, rendendo di nuovo le strade del quartiere vive e popolate di persone e attività legate ai servizi, al commercio e al tempo libero».

 Commenta il presidente dell’Azienda regionale per l’edilizia residenziale Ivo Surroz: «Oggi anche il CdA dell’ARER ha deliberato convintamente di partecipare al bando interministeriale in quanto il progetto rappresenta un’opportunità unica e irripetibile di riqualificazione del patrimonio ERP del quartiere Cogne. Gli interventi proposti, rientranti nel finanziamento interministeriale unitamente a quelli previsti con il Superbonus 110 %, permetteranno di ammodernare gli stabili in gestione all’ARER con delle ricadute immediate sui costi di esercizio di cui potranno beneficiare gli assegnatari degli alloggi. La riqualificazione urbana di aree verdi, pertinenze delle aree condominiali, della viabilità, compresa la pedonalizzazione di place Soldats de la Neige, consentirà di ridare un’identità al quartiere, mentre gli interventi radicali sugli stabili Gazzera e Fresia daranno una risposta immediata alle sollecitazioni dei condomini per portare a termine annose manutenzioni».

«La proposta progettuale che sottoporremo all’approvazione della Giunta lunedì prossimo – dichiara l’assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche Sociali, Roberto Barmasse - rappresenta un ottimo esempio di sinergia tra Enti: l’Amministrazione regionale, il Comune e l’Arer concorrono alla definizione di risposte al bisogno abitativo della città. Viste le competenze del mio Assessorato in ambito sociale e di politiche abitative, non posso che essere lieto di un progetto che non si concentra unicamente su interventi di riqualificazione di un quartiere così strategico per la città ma prevede anche linee d’azione finalizzate a stimolare l’integrazione sociale con interventi che siano di tipo preventivo e non solo riparativo, in un’ottica di miglioramento della qualità dell’abitare, di maggiore sicurezza e di prevenzione del disagio per i suoi abitanti».

12 marzo 2021 - 20:14
FM
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