"Qualità della vita" 2018: Aosta resta sul podio nella classifica del rapporto de "Il Sole 24 Ore"

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Aosta perde una posizione nella classifica del rapporto “Qualità della vita” 2018, pubblicato da “Il Sole 24 Ore” ma resta comunque sul podio con 583,3 punti alle spalle di Milano (585,9) e Bolzano (584,4).
L’indagine annuale del quotidiano economico, giunta alla 29/a edizione misura il benessere nei capoluoghi di provincia italiani (per Aosta, laddove rileva, viene considerato l’ambito regionale) tramite 42 indicatori suddivisi in sei macro-aree, “Ricchezza e consumi”, “Affari e lavoro”, “Ambiente e servizi”, Demografia e società”, “Giustizia e sicurezza” “Cultura e tempo libero”.

Per quanto concerne il primo indicatore, il capoluogo valdostano si classifica 11/o. Gli aostani sono all’ottavo posto per Pil pro capite, e si confermano buoni risparmiatori con il settimo posto per “Depositi pro capite”.
Nella macro-area “Affari e lavoro” Aosta è 41/a, in crescita, trainata dalla buona performance nell’indicatore relativo alle “start up innovative” (settimo posto). La classifica mostra un andamento positivo anche per “Ambiente e servizi”, dove Aosta è 19/a, e per la macro-area “Giustizia e sicurezza” in cui Aosta è seconda in virtù dell’identico piazzamento nell’indicatore della “Durata media dei processi” (contenzioso civile) e delle Rapine” (5,5 episodi ogni 100 mila abitanti), del nono per “Furti di autovetture” (20,6 ogni 100 mila abitanti) e del decimo per quanto concerne “Cause pendenti ultra-triennali”. Infine, Aosta è 19/a in “Ambiente e servizi”, in crescita nonostante il 105/o posto (su 107) nel “Rischio idrogeologico”, 17/a per “Demografia e società”, con il secondo posto nell’indicatore “Acquisizioni di cittadinanza italiana”, e 25/a per “Cultura e tempo libero”, in calo rispetto allo scorso anno.

«Nonostante il calo di una posizione rispetto allo scorso anno – commenta il sindaco Fulvio Centoz – la classifica lusinghiera di Aosta conferma che non solo il capoluogo valdostano ma l’intera regione, poiché l’indagine prende in esame soprattutto indicatori sovracomunali o che l’ente locale non è comunque in grado di influenzare se non in minima parte, rimane un luogo dove il benessere è ancora abbastanza diffuso, almeno in misura superiore a quasi tutto il resto del Paese, e in cui la qualità dei servizi pubblici, la sicurezza diffusa e il progresso nei dati ambientali ci restituiscono l’immagine di una comunità ancora sufficientemente prospera e coesa, pur nelle difficoltà di questa fase prolungata di stagnazione economica».

17 dicembre 2018 - 12:03
FM
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