Bilancio 2015/2017: IV Commissione approva documento a maggioranza

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Con quattro voti a favore e l’astensione dei consiglieri di opposizione la IV Commissione “Affari istituzionali” ha licenziato nel tardo pomeriggio di oggi, al termine di quasi otto ore di lavoro, la proposta di deliberazione relativa al Bilancio di previsione 2015/2017 e alla Relazione previsionale programmatica. Il documento approderà all’esame dell’Assemblea martedì prossimo 24 febbraio.

«Si tratta di un bilancio prudente e concreto, frutto di un grande lavoro di squadra – ha commentato l’Assessore ai Servizi finanziari Carlo Marzi – che non prevede aumento della pressione fiscale né spese per mutui. Credo che lasciare alla prossima consigliatura un documento solido e frutto di un’attenzione a ogni singola riga di spesa sia un grande merito per il Consiglio attuale nella sua interezza e la migliore eredità possibile per tutti coloro che avranno l’onore di amministrare Aosta».

Il documento contabile e finanziario pareggia sulla cifra di 67.3 milioni di euro. La spesa corrente è pari a poco meno di 62 milioni di euro, mentre gli investimenti ammontano a quasi tre milioni di euro.
«Oggettivamente – ha aggiunto Marzi - l’attuale livello dei servizi alla persona che il Comune rende ai cittadini non deve essere considerato un automatismo. In questo senso, mantenere tale livello di riferimento senza nuove entrate fiscali rappresenta un grande risultato. In futuro sarà necessario mirare gli obiettivi, individuare pochi progetti strategici da finire in tempi congrui, e concludere quello che è stato iniziato».

La IV Commissione ha anche licenziato all’unanimità la proposta di deliberazione relativa alle indennità di funzione degli Amministratori che vengono confermate “telles quelles” a quelle in vigore nel 2014, a cascata dall’emolumento del Sindaco.

Passano all’unanimità anche le deliberazioni concernenti Imposta municipale unica (Imu) e Tributo per i servizi indivisibili (Tasi) per il 2015. Entrambi i prelievi fiscali resteranno immutati rispetto all’anno passato: per quanto riguarda l’Imu, confermata esclusivamente per le case di lusso, l’aliquota sarà pari allo 0,4 per cento; l’aliquota per le unità immobiliari ad uso abitativo locate sarà pari allo 0,86 per cento, sale all’ 1,06 per cento per quelle tenute a disposizione, mentre l’aliquota sarà dello 0,76 per cento per le unità immobiliari locate con contratto per l’emergenza abitativa o a canone convenzionale.

La Tasi, i cui introiti serviranno a coprire i costi di illuminazione pubblica, servizi cimiteriali, servizi demografici-sportelli, vigilanza e sicurezza e servizio tutela edifici e aree comunali, manterrà l’aliquota dell’1 per mille per l’abitazione principale di categoria A (ad esclusione delle categorie A1, A7, A8 e A9) - «la più bassa d’Italia», ha ricordato l’Assessore Marzi - l’aliquota dell’1,5 per mille per la categoria A7 e del 2 per mille per le categorie A1, A8 e A9. Come già lo scorso anno, poi, l’aliquota per gli immobili a uso abitativo tenuti a disposizione e per le aree edificabili sarà pari a zero.

Licenziata dalla Commissione Affari istituzionali anche la proposta di deliberazione relativa alla tassa sui Rifiuti (Tari), mantenuta nella sua divisione tra parte fissa e parte variabile, nonché quella che introduce le agevolazioni Tasi e Tari. In questo caso le novità sono rappresentate dall’introduzione dell’indicatore ISE, con la tabella più ampia già utilizzata per il recente Bando per la graduatoria ERP, e con lo sconto che sarà del 100% sia per Tari che per Tasi attraverso l’individuazione di un’area “no tax” con soglia di accesso che andrà da 8.500 euro per i nuclei composti da una sola persona ai 30mila euro per famiglie di sei o più persone. «Riuscire a migliorare le agevolazioni per le famiglie numerose e chi soffre di più la crisi è un grande risultato – ha commentato Marzi – se solo si considera il fatto che nelle altre città ciò spesso viene ottenuto applicando non le aliquote Tasi minime ma quelle massime».

Da ultimo, la quarta Commissione ha approvato la proposta di deliberazione concernente il Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari. Rispetto al documento dello scorso anno sono stati esclusi i beni già venduti che hanno fruttato 226mila euro, mentre le novità sono rappresentate da un’area rurale posta a est e perpendicolarmente all’attuale percorso di viale Chabod, all’altezza dell’incrocio con via Rey, e dai locali posti al piano terreno del condominio “Doravidi” di via Volontari del Sangue già sede del “Progetto Giovani” ma da alcuni anni inutilizzabili.

18 febbraio 2015 - 18:24
FM
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