Un cippo in memoria delle vittime del Col du Mont

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Su iniziativa del Consolato regionale dei Maestri del Lavoro, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale e di quella regionale, nel pomeriggio di oggi è stato scoperto un cippo commemorativo dei lavoratori vittime della tragedia del Col du Mont, nel giorno esatto del settantesimo anniversario della slavina che costò trentacinque vite umane, tra le quali trentatré operai.

Il monumento è collocato all’interno dell’area verde nei pressi dello stabilimento “Cogne Acciai Speciali”, lungo la via che già ricorda, nella toponomastica, i fatti del 26 gennaio 1945. E’ stato il sindaco di Aosta Bruno Giordano, intervenendo alla cerimonia, a ricordare la logica che condusse il Comune a tale intitolazione: “perdere la vita sul lavoro è una tragedia. Sempre. Occorre ricordarlo e far sì che l’attenzione non scenda, rendendo omaggio alle vittime”.

Il sindaco Giordano ha quindi aggiunto che la collocazione del cippo, oltre concretizzare un ulteriore impegno assunto dall’Amministrazione comunale, costituisce un contributo al ricordo, “per far sì che la memoria sia la chiave in grado di aprire le porte su un futuro di convivenza pacifica e di tolleranza”.

La tragedia del Col du Mont rappresenta l’evento bellico che, per la nostra regione, ha causato il maggior numero di vittime in un solo giorno, dopo il bombardamento di Pont-Saint-Martin. La colonna di operai della “Società Anonima Nazionale Cogne” che percorreva l’alta Valgrisenche in quel mattino di settant’anni fa era stata infatti precettata a tale missione dal Comando militare tedesco, che aveva assunto il diretto controllo dello stabilimento, in quanto industria di interesse bellico.

Sull’”inutile e triste sacrificio di vite”, costrette dai gerarchi nazifascisti ad attraversare quel tratto di montagna in condizioni meteorologiche pericolose, si è soffermato il presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Augusto Rollandin, che ha poi espresso “la riconoscenza della Valle d’Aosta”, sottolineando come la posa del cippo sia mirata al ricordo, per evitare gli errori del passato.

La scopertura del monumento è avvenuta da parte di un gruppo di bambini ed adolescenti, per la maggior parte nipoti delle trentatré vittime. Dopo la benedizione, i parenti degli operai che hanno perso la vita nell’alta Valgrisenche hanno posato accanto al cippo.

Sulla cerimonia, è possibile consultare la fotogallery disponibile sul profilo Facebook del Comune di Aosta.

26 gennaio 2015 - 18:53
CD
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