In V Commissione presente e futuro dell'Azienda Pubblici Servizi

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Incertezza sul futuro delle società partecipate ma volontà di garantire comunque gli attuali livelli occupazionali anche a fronte di un cambiamento nella composizione dei servizi: è il senso dell’audizione avvenuta oggi pomeriggio nella seduta della quinta Commissione consiliare “Controllo e garanzia” di Guido Grimod e Vittorio Canale, rispettivamente presidente e direttore generale dell’Azienda Pubblici servizi spa.

La società in house del Comune di Aosta ha realizzato nel 2013 un utile di esercizio di 280mila euro (295mila ante imposta) che per il 95% è stato lasciato dall’Amministrazione comunale nelle sue casse per il completamento della copertura dei varchi delle ZTL con la video-sorveglianza.

«In questo periodo – ha dichiarato il presidente Grimod – le società partecipate sono nell’occhio del ciclone soprattutto a causa di gestioni che in altre parti d’Italia non sono state molto limpide. Dopo una serie di provvedimenti contrastanti siamo in attesa dei nuovi decreti che non si si annunciano così positivi, ma da parte del nostro socio unico, il Comune di Aosta, c’è l’impegno espresso dal Sindaco Giordano perché nessuno venga licenziato».

Grimod ha, quindi, ricordato gli input ricevuti dall’Amministrazione comunale in merito ai settori di attività di APS. «Da un lato – ha spiegato – ci è stata prospettata la necessità di aumentare gli orari del servizio delle farmacie comunali, e dall’altro ci è stato richiesto di monitorare la situazione complessiva del settore dell’Edilizia Residenziale Pubblica comunale in vista di un possibile futuro approdo in seno all’Agenzia regionale per l’edilizia residenziale».

Quanto al primo punto, la Farmacia comunale n. 2 ha cambiato orario introducendo il tempo continuato, mentre per quanto riguarda la farmacia di viale Conte Crotti, l’intenzione è quella di garantire l’apertura il sabato, giorno che vede un gran afflusso di cittadini nella zona del viale commerciale. Per la farmacia di corso Saint-Martin-de-Corléans, invece, si ipotizza una nuova sede all’interno del Gros Cidac così da garantire maggiori servizi anche attraverso l’apertura prolungata che seguirà gli orari del supermercato.

«E questo – ha aggiunto il dg di APS Vittorio Canale - nonostante che la relazione presentata dal “revisore della spesa” Carlo Cottarelli metta a rischio il futuro di numerose farmacie comunali sul territorio nazionale. Il disegno appare quello di mantenere utilities a partecipazione pubblica nei settori dell’acqua, del gas della luce e dei trasporti, andando a sfoltire il resto delle attività. Noi, però, restiamo convinti che si tratti di un interesse da tutelare».

I dipendenti di APS sono attualmente 80, undici dei quali impegnati nella gestione di un patrimonio ERP di circa 900 alloggi. «Se venisse realizzato l’eventuale passaggio ad Arer dell’attività – ha spiegato Canale - credo che anche il personale potrebbe cambiare datore di lavoro, ferma restando la necessità di una eventuale trattativa sindacale per adeguare il CCNL del commercio applicato da APS al contratto di Comparto utilizzato dall’agenzia regionale».

L’eventuale “perdita” dell’edilizia residenziale pubblica non segnerebbe necessariamente un ridimensionamento dell’attività di APS né una diminuzione dei dipendenti.
«L’Amministrazione comunale – ha affermato il direttore - sta ragionando su un coinvolgimento della società in servizi quali lo sgombero neve, l’ illuminazione pubblica e la manutenzione del verde. Per quanto concerne il personale, attualmente non abbiamo la possibilità di incrementare l’organico, ma ovviamente se saranno introdotti nuovi servizi saremo in grado di assumere qualche persona in più, qualora avvenisse il contrario, invece, qualcuno sarà costretto ad andarsene».

29 settembre 2014 - 18:27
FM
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