Decisa la candidatura di Aosta a “Capitale italiana della cultura 2025”

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Con il voto unanime dell’Assemblea, il Consiglio comunale ha deciso oggi di promuovere la candidatura di Aosta a “Capitale italiana della cultura 2025”.

La decisione fa seguito alla presentazione di un Ordine del giorno del gruppo di Rinascimento VdA intitolato “Candidatura di Aosta a capitale italiana della cultura 2025 – indirizzi” poi emendato e fatto proprio dall’Amministrazione comunale.

L’ordine del giorno approvato impegna “il Consiglio comunale a deliberare favorevolmente la proposta di candidatura di Aosta capitale italiana della cultura 2025, formalizzandola secondo le linee guida stabilite dal Ministero; il Sindaco e la Giunta a dettare fin da ora indirizzi ai competenti uffici affinché mettano in campo tutte le azioni e gli interventi necessari per la realizzazione di un progetto che sostanzi la candidatura di Aosta, al fine di realizzare una fitta ed efficiente rete di collaborazioni per la stesura di un progetto che valorizzi e promuova l’intero territorio della Valle d’Aosta a partire dalla nostra città”.

Commenta l’assessore alla Cultura, Samuele Tedesco: «Crediamo che Aosta disponga di un patrimonio talmente ricco sia in termini quantitativi che qualitativi da poter essere giustamente riconosciuto e formalizzato dal riconoscimento di Capitale italiana della cultura nel 2050esimo della sua fondazione. L’iniziativa, peraltro, si situa nella direzione verso cui stiamo muovendo attraverso una pluralità di progetti in ambito culturale e artistico, con diverse valenze, educativa, sociale e turistica, coinvolgendo l’intero territorio cittadino, a partire dai più giovani. Penso al progetto di creazione di percorsi monumentali e storici tra i principali siti e monumenti di Aosta, ma anche alla proposta di eventi a carattere culturale e teatrale così come alla valorizzazione del sistema delle biblioteche comunali».

«Con il voto odierno – commenta il sindaco Gianni Nuti - prende il via una nuova e stimolante avventura che deve vedere l’intera collettività, indipendentemente dagli schieramenti politici, unita per la promozione e la valorizzazione di Aosta. Da parte nostra, siamo consapevoli del lavoro da svolgere, ma anche di quanto stiamo mettendo in campo, e metteremo nei mesi a venire fino al termine della consiliatura, per il pieno sviluppo di una nuova identità cittadina attraverso un processo di trasformazione urbanistica, culturale e socio-economica».

Il riconoscimento di “Capitale italiana della cultura” è stato istituito nel 2014 con il dl 83/2014 (poi convertito con la legge 106/2014) che ha previsto che il Consiglio dei Ministri conferisca «annualmente il titolo di “Capitale italiana della cultura” ad una città italiana, sulla base di un'apposita procedura di selezione definita con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, previa intesa in sede di Conferenza unificata”.

La procedura di selezione per l’attribuzione del titolo di capitale italiana della cultura è stata inizialmente definita con dm 12 dicembre 2014 poi abrogato dal dm 16 febbraio 2016, a sua volta modificato dal dm n. 494 del 23 ottobre 2019.

Il Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2014 ha conferito il titolo di “Capitale italiana della cultura” per l'anno 2015 alle cinque città partecipanti alla selezione della “Capitale europea della cultura 2019” (a cui aveva partecipato anche Aosta) che, pur finaliste, non erano risultate vincitrici, vale a dire Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena.

Nel 2016 il titolo di “Capitale italiana della cultura” è stato attribuito alla città di Mantova, per l'anno 2017 alla città di Pistoia, per il 2018 alla città di Palermo, mentre per il 2019, anno nel quale Matera è stata “Capitale europea della cultura”, non è stato previsto il conferimento del titolo italiano.

Nel 2020 il riconoscimento è andato alla città di Parma. Il titolo è stato confermato anche nel 2021 a causa del lockdown seguito all’insorgere della pandemia.

Nel 2022 “Capitale italiana della cultura” è stata Procida, mentre Il dl 34/2020 (poi convertito con la legge 77/2020) ha previsto che il titolo di “Capitale italiana della cultura” fosse conferito, per il 2023, in via straordinaria e in deroga rispetto alla procedura ordinaria, alle città di Bergamo e Brescia, al fine di promuovere il rilancio socio-economico e culturale dell'area più colpita dall'emergenza sanitaria da Covid-19.

Nel 2024 “Capitale italiana della cultura” è stata designata la città di Pesaro.

06 aprile 2022 - 16:35
FM
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