“Aosta 2019”, una candidatura che aggrega

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Prende quota la candidatura di Aosta (e, con lei, della Valle intera) a Capitale Europea della Cultura 2019. Dal deposito del dossier al Ministero dei Beni culturali, lo scorso 19 settembre, l'Amministrazione comunale - con l'assessore alla cultura Andrea Paron e il sindaco Bruno Giordano in testa - ha operato per incrementare il consenso sulla proposta aostana, considerando anche come la nostra sia l'unica città del nord-ovest italiano a partecipare alla competizione.

Numerose sono, ad oggi, le personalità, di respiro nazionale ed internazionale, che hanno risposto all'appello di sostenere Aosta, chi mosso da ricordi legati alla frequentazione della nostra realtà, chi conoscitore delle sue peculiarità, anche linguistiche. Tra questi ultimi, si annovera il presidente dell'AIMF (l'associazione che raggruppa le municipalità del mondo caratterizzate dalla condivisione della francofonia), Bertrand Delanoë, che è anche Sindaco di Parigi.

In una lettera al collega Bruno Giordano, Delanoë si congratula per la decisione di presentare la candidatura, ribadendo come Aosta sia portatrice di una ricchezza di testimonianze storiche derivante dal suo essere posizionata in un crocevia di culture. Il presidente dell'AIMF ricorda poi il ruolo interpretato dalla nostra città nella fondazione dell'associazione e nella partecipazione assidua alle sue attività, con il sostegno a progetti di cooperazione internazionale in Senegal.

Altri sostenitori di Aosta 2019 riconducibili all'area della francofonia sono Michel Bouvard, vice presidente del “Conseil Général de la Savoie” e Pierre-André Comte, già presidente del “Parlement Jurassien” e oggi sindaco del Comune di Vellerat (sempre nel cantone dello Jura). Entrambi hanno indirizzato lettere al Sindaco dichiarando la disponibilità di farsi “ambasciatori” della candidatura aostana ad ogni livello.

Tra le personalità italiane, sono giunti gli “in boca al lupo” (accompagnati da intenti di sostegno al progetto “Aosta 2019”) di: Camilla Beria di Argentine, direttore generale della “Fondazione Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa Sociale”; Maurizio Sella, presidente della “Banca Sella”; Alessandro Pansa, amministratore delegato e direttore generale di “Finmeccanica”; Luigi Roth, presidente di “Terna”; Paolo Vitelli, “ami de la Vallée d'Aoste”; Lodovico Passerin d'Entrèves, senior advisor della “Fiat”; Joaquin-Navarro Valls, già direttore della sala stampa vaticana e Giovanni Maria Flick, Ministro di Grazia e Giustizia nel governo Prodi.

Il cammino delle ventidue città italiane candidate (l'altra capitale sarà in Bulgaria e verrà selezionata con una procedura analoga a quella in corso nel nostro Paese)  proseguirà, a breve, con le preselezioni. Nella settimana dall'11 al 15 novembre, la giuria internazionale incaricata di assegnare il titolo procederà a Roma alle aduzioni delle delegazioni di ogni città candidata. Da quei colloqui scaturirà una “short-list” di 4/6 candidate dalle quali emergerà infine la Capitale europea della Cultura 2019.

Il dossier di candidatura di Aosta può essere consultato qui. Delle lettere di sostegno giunte al Comune è invece disponibile una fotogallery sul profilo Facebook, che può essere visitata qui.

03 novembre 2013 - 13:23
C.D.
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