IUC: “l’importanza di comunicare le scelte”

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“Anche se le tasse non sono mai un argomento piacevole, il Comune deve spiegare ai suoi cittadini le scelte compiute in materia di fiscalità locale, soprattutto per far comprendere la coerenza di un ragionamento complessivo che mira a mantenere la qualità dei servizi per cui Aosta è terza in Italia e a non penalizzare le famiglie delle fasce di popolazione più sensibili”.

Con queste parole, l’Assessore ai Servizi finanziari Carlo Marzi ha spiegato oggi – nell’ambito di un incontro con gli operatori dell’informazione - la filosofia che ha ispirato l’azione dell’Amministrazione comunale di Aosta dallo scorso dicembre, mese dell’entrata in vigore della legge 147, con cui lo Stato ha istituito l’Imposta unica comunale, divenuta nota con l’acronimo IUC.

DI COSA SI TRATTA. La IUC è fondata su due presupposti impositivi. Uno è costituito dal possesso di immobili, ed è collegato alla loro natura e valore, e l’altro è connesso all’erogazione e alla fruizione (da parte della collettività) di servizi comunali. A formare l’imposta concorrono quindi l'imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore sia dell'utilizzatore dell'immobile, e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzatore.

“Nei fatti, – ha spiegato l’assessore Marzi – si tratta di due imposte che conoscevamo in parte (perché la TARI è, in fondo, una rimodulazione della TARES, mentre l’IMU esiste da diversi anni) e di una nuova. La TASI è la reale novità della nuova imposizione locale”. Dal momento in cui tale situazione si è delineata a livello normativo, il Comune ha intrapreso un percorso di condivisione, che ha coinvolto sia gli attori politici delle istituzioni cittadine (di maggioranza e di opposizione), sia le parti sociali (categorie produttive, associazioni).

“L’obiettivo – ha aggiunto l’Assessore ai Servizi finanziari - era di concordare, nei margini peraltro non amplissimi lasciati alle Amministrazioni locali dalla normativa statale, alcuni punti fermi, affinché l’applicazione dei tributi rispondesse il più possibile a criteri di equità e di buon senso”. In quest’ottica, la principale volontà condivisa negli incontri svoltisi a febbraio ha riguardato l’evitare l’accavallarsi delle scadenze delle componenti della IUC, specie nei periodi dell’anno sensibili da questo punto di vista, e una maggior possibilità di rateizzazione. Da qui, il percorso si è sviluppato attraverso una serie d’interventi sui meccanismi peculiari dei tre tributi, in un’ottica che creasse una situazione di equilibrio globale.

IL RISULTATO FINALE. Sulle caratteristiche specifiche dei tre tributi “AostaInforma” si è già soffermata in occasione della loro illustrazione in Commissione (l’articolo è rinvenibile QUI) e da oggi è disponibile un promemoria (scaricabile QUI) che le riepiloga.

Gli elementi fondamentali, comunque, sono: l’aggiunta di una rata in più (passando quindi a tre, anziché quattro) per la dilazione del pagamento TARI, il mantenimento dell’esenzione sulla prima casa per l’IMU (eccezion fatta per gli immobili appartenenti alle categorie catastali “di lusso”) e l’applicazione dell’aliquota minima per la TASI, riuscendo oltretutto a prevedere sconti sulla base di indicatori come ISEE e IRSEE. Inoltre, IMU e TASI avranno le stesse scadenze (visto che la base impositiva è la medesima), nei mesi di giugno e dicembre.

“La domanda che tutti si porranno – ha affermato Carlo Marzi – è ‘ma si pagherà di più rispetto al passato?’. La IUC prevede una tassa aggiuntiva oltre a quelle che esistevano sinora, appunto la TASI, ma ragionando ed agendo in un’ottica complessiva esiste una possibilità concreta che, per i nuclei medio-piccoli, lo sconto di cui fruiranno sulla TARI coprirà quasi la TASI, mentre quelli medio-grandi dovranno affrontare una TASI calmierata, ma con una ‘scontistica’ TARI interessante. Per quanto riguarda le attività produttive, non si può dire che la nuova imposizione le metterà in condizione di sorridere, ma – rispetto a quanto accaduto all’arrivo delle bollette TARES lo scorso anno – potranno tirare un mezzo sospiro”.

L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE. “E’ fondamentale – ha detto Marzi – che l’Amministrazione non abbia vergogna nell’intervenire per spiegare cosa si è fatto in questo campo e con che volontà e logica lo si è fatto”. Proprio in questo senso, dal mese di maggio prossimo, sarà attivo, per tre pomeriggi a settimana, nei locali dell’amicoinComune, uno “Sportello informativo del Contribuente”.

A questa struttura sarà possibile rivolgersi per chiedere informazioni ed effettuare simulazioni di calcolo in materia di IUC e delle sue componenti. “Non sostituirà l’Ufficio tributi, – ha spiegato l’Assessore ai Servizi finanziari – ma sarà un modo in più, a livello consulenziale, per essere maggiormente vicini alla cittadinanza”. In questo sportello opererà personale dell’Amministrazione che sarà specificatamente formato, non appartenente solo all’Ufficio tributi, in ossequio alla polivalenza che sempre più caratterizza l’organizzazione del lavoro nel Comune di Aosta.

“Occorre che i cittadini percepiscano, per quanto l’argomento non sia semplice, né tecnicamente, né quanto all’‘effetto che fa’, – ha concluso l’assessore Marzi – ciò che abbiamo fatto. Anche perché la realtà è che siamo riusciti, con sforzi e nel rispetto del rigore della spesa comunale, a non essere esageratamente ‘gabellieri’, ma se la situazione dei conti del nostro Ente fosse diversa, sarebbe stato decisamente più difficile”.

13 marzo 2014 - 18:14
CD
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