Bilancio: il Consiglio approva il previsionale 2014 - 2016

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Il voto al Bilancio di previsione 2014 – 2016 è arrivato alla fine di una lunga giornata di dibattito: 21 i voti a favore a fronte di 7 contrari e un astenuto per il documento contabile e finanziario del Comune che pareggia sulla cifra di 77 milioni e 800mila euro.

Parola d’ordine del dibattito è stata la “condivisione”, evocata sia dai consiglieri di maggioranza che di opposizione, dai banchi della Giunta così come dei capigruppo delle diverse forze politiche, a cominciare dal presentatore della deliberazione Luca Merighi (Uv) che ha rivolto un «ringraziamento ai colleghi per l’atteggiamento collaborativo nel lavoro di Commissione, facendo anche riferimento a un «fruttuoso percorso di confronto preliminare con i consiglieri e nei confronti delle parti sociali interessate».

Lo stesso concetto hanno sottolineato, tra gli altri, i consiglieri Michele Monteleone (Pd) e Ilio Viberti (Alpe) per l’opposizione, Alessandro Pelanda (Uv) e Luca Girasole (Stella alpina) per la maggioranza, così come l’assessore ai Servizi finanziari Carlo Marzi e lo stesso sindaco Bruno Giordano che ha ricordato come «alcuni degli aspetti maggiormente sensibili per le loro ricadute, come le nuove forme di fiscalità locale, siano stati oggetto di una serie di incontri con tutti gli attori del tessuto socio-economico cittadino».

Merighi ha esplicitato alcuni degli obiettivi richiamati del documento programmatico della Rpp allegato al Bilancio: mantenimento dei servizi erogati alla comunità con gli standard qualitativi finora garantiti; riqualificazione di alcuni spazi del centro cittadino; riorganizzazione sempre più funzionale dell’assetto amministrativo dell’Ente; approfondimento delle opportunità derivanti dall’Europa; attuazione di progetti di lavori socialmente utili e di utilità sociale; esercizio associato dei servizi di PL. «Il tutto – ha affermato - nonostante l’incertezza del quadro normativo, i vincoli del patto di stabilità e il versamento allo Stato dell’extra-gettito Imu gravante sulla nostra autonomia».

Per quanto riguarda le entrate in parte corrente, il loro ammontare è pari a 66 milioni e 400mila euro, un terzo delle quali derivanti da entrate tributarie, poco più di 13 milioni da entrate extra-tributarie (servizio idrico, servizi sociali, contravvenzioni, concessioni edilizie, ecc), mentre la quota preponderante è rappresentata dai trasferimenti (quasi 31 milioni di euro), che per buona parte provengono dall’Amministrazione regionale a titolo di trasferimenti non vincolati.

Sul versante della spesa, 33 milioni di euro concernono l’acquisto di beni di consumo e prestazioni di servizi, mentre 16 milioni riguardano il personale e poco più di 6 milioni sono legati a investimenti.

«È un bilancio semplice che vede in maniera positiva il futuro – lo ha definito l’assessore Marzi – ragiona sulle entrate certe, ma “spera” che attraverso una corretta gestione del patrimonio pubblico si possa arrivare ad avere ulteriori entrate».

Marzi ha rivendicato la primogenitura della disciplina della Iuc, la nuova imposta che ha riunito Tasi, Tari e Imu legando in maniera indissolubile la proprietà e l’uso dell’abitazione, al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e ai servizi indivisibili. «Siamo tra i primi se non i primi ad applicarla in Italia, e lo facciamo in maniera prudente, ammorbidendo le aliquote tariffarie della Tari, privilegiando chi mette a disposizione case in affitto per l’emergenza abitativa per l’Imu, e lasciando le aliquote quasi al minimo per la Tasi, oltre a prevedere agevolazioni ed esenzioni in base al reddito per aiutare i più fragili».

Il dibattito, quasi quattro ore di confronto pacato all’insegna dell’understatement, ha visto prendere la parola consiglieri in rappresentanza di tutti i gruppi politici rappresentati nell’Assemblea, tra i quali quello misto di maggioranza che ha visto oggi fare il suo ingresso il consigliere Luca Lattanzi che dopo l’adesione a Forza Italia ha preferito lasciare il gruppo del Pdl che resterà comunque in consiglio fino a fine legislatura.

Lattanzi ha sottolineato l’attenzione alla sicurezza dei cittadini con l’avvio del progetto di video-sorveglianza, i numerosi tagli alla spesa, il risparmio che verrà ottenuto dalla gestione associata del servizio di polizia Locale, oltre che le prospettive del progetto “Italia 2019” al quale il Comune di Aosta ha aderito.

Sempre per la maggioranza, Franco Napoli (gruppo misto), pur elogiando il documento contabile, ha proposto maggiori investimenti sul turismo e sul commercio, auspicando una maggiore condivisione delle idee così come Vincenzo Caminiti (Stella alpina), mentre Luca Girasole (Sa) ha rivendicato «l’attenzione ai cittadini, alle famiglie e alle imprese» e la «risposta per il problema della casa». Infine, Alessandro Pelanda (Uv) ha ricordato il taglio delle risorse dovute a politiche miopi degli ultimi governi nazionali, ed evidenziato gli investimenti importanti sulla riqualificazione delle piazze del centro storico così come per la rete dell’acquedotto, i fabbricati comunali e la gestione delle aree verdi attraverso l’incremento dei progetti Lus.

Per l’opposizione Iris Morandi (Alpe) ha puntato il dito sull’“avvicinamento all’Europa” da consolidare e sviluppare con personale qualificato attraverso la ricerca di fondi, senza trascurare i progetti culturali e la cura dell’aspetto della città.

Il capogruppo del Pd Michele Monteleone ha espresso il proprio apprezzamento per l’impostazione del bilancio e anche per alcuni aspetti programmatici quali l’aver lasciato inalterata l’addizionale Irpef, la valorizzazione del progetto Lus, il “boom” del Marché Vert Noël, ma ha anche manifestato alcune perplessità sulle modifiche alla disciplina dell’imposta di soggiorno che ha introdotto maggiori agevolazioni mantenendo invariata la previsione di incasso e sulla scadenza di alcuni appalti comunali per i quali ha proposto di «spacchettarli per favorire la partecipazione delle piccole imprese locali».

Infine, Ilio Viberti (Alpe), ricordando il momento di grave crisi, ha sottolineato l’importanza di cercare di «investire come il buon padre di famiglia, senza pesare sul futuro dei nostri figli, come la maggioranza ha cominciato a fare».

25 febbraio 2014 - 18:33
FM
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