“Via libera” della IV Commissione a tre proposte di deliberazione

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“Semaforo verde”, nel pomeriggio di oggi, mercoledì 16 luglio, da parte della quarta Commissione “Affari istituzionali” a tre proposte di deliberazione, che approderanno così all’esame del Consiglio comunale nella seduta che si terrà la prossima settimana.

La prima, che è stata illustrata dal sindaco Bruno Giordano, detta alle società partecipate dal Comune alcune linee di indirizzo in materia di contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni di personale. “L’espressione di questi principi – ha detto il Sindaco – ha origine nell’opportunità, visto il perdurare della crisi e pur riconoscendo l’autonomia gestionale delle società, di estendere alle ‘partecipate’ il processo di contenimento dei costi intrapreso dalla Pubblica amministrazione”.

L’atto stabilisce che l’Azienda Pubblici Servizi (società ‘in house’ del Comune, principale partecipata dall’Ente), non possa incrementare la sua dotazione organica, valutata congrua alle finalità da perseguire. Sarà possibile derogare a tale indirizzo nel caso di aumento della qualità dei servizi (ad esempio, a seguito dell’estensione dell’orario delle farmacie comunali), oppure dell’affidamento di nuove competenze da parte dell’ente partecipante. “La deroga – ha spiegato il sindaco Giordano – non potrà comunque avere ripercussioni negative sui bilanci della società, portandoli in passivo”.

La proposta di deliberazione è stata approvata all’unanimità (6 voti a favore) ed il relatore in aula sarà il presidente della Commissione, Luca Merighi.

Con la seconda deliberazione esaminata dalla Commissione, si propone al Consiglio comunale di non esercitare il diritto d’opzione, e quindi di non sottoscrivere la quota parte di competenza dell’Amministrazione comunale in sede di aumento del capitale sociale della società consortile “Idroelettrica Valle d’Aosta”.

Al riguardo, il sindaco Giordano ha ricordato come il Comune detenga una quota pari allo 0,10% della società che, in occasione dell’ultima assemblea, ha evidenziato una perdita d’esercizio, proponendone la copertura attraverso l’aumento del capitale sociale e l’utilizzo parziale di un fondo di riserva. Le normative in materia di partecipazioni societarie, tuttavia, stabiliscono per gli Enti pubblici il divieto di mantenere quote in società aventi per oggetto la produzione di servizi non essenziali per le proprie finalità istituzionali. Inoltre, è vietato mantenere quote di società che hanno usato fondi di accantonamento per ripianare perdite.

A tutto ciò si aggiunge il fatto che, al momento della sottoscrizione delle quote, la società erogava direttamente energia elettrica all’Amministrazione, mentre oggi ciò non avviene più (è rimasta in essere una convenzione relativa alle condizioni di fornitura). Questo insieme di fattori, unito all’esiguità della partecipazione, fa venire meno il senso della partecipazione del Comune alla società consortile. Da qui, la deliberazione per non esercitare il diritto d’opzione, con la decadenza dalla qualifica di socio. 6 i voti favorevoli all’atto, su cui relazionerà in Consiglio Lorella Zani.

Infine, con la terza deliberazione si attua l’aggiornamento del “Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari” per il triennio 2014-2016. Il documento originale è stato approvato dal Consiglio comunale lo scorso febbraio e con questa deliberazione vengono aggiunti ad esso alcuni beni. Nella fattispecie, si tratta – per quanto riguarda gli immobili senza vincoli ai sensi del piano regolatore – di tre locali commerciali in via Cavagnet, nonché – tra i beni con vincoli – dell’ex Pesa pubblica (in via Garibaldi), di casa Deffeyes e di una porzione di terreno in prossimità della vasca dell’acquedotto in regione Bibian.

A fronte delle richieste di chiarimenti dell’opposizione sulle ragioni dell’inserimento nel Piano di uno stabile di pregio come casa Deffeyes, l’assessore Marzi ha ricordato la volontà del Comune di “intraprendere  tutte le azioni necessarie al raggiungimento del saldo obiettivo assegnatoci ai fini del Patto di stabilità, pari a oltre 8,4 milioni di Euro”.

“Porre in essere tutti gli strumenti per conseguire tale risultato – ha dichiarato l’Assessore al Patrimonio - significa favorire le fonti di entrate che non rientrino nel computo del Patto, così da svincolare spese che altrimenti non sarebbero possibili. Il Piano delle alienazioni risponde pienamente a questa caratteristica: già a febbraio avevamo deciso di privilegiare questa strada ed ora la confermiamo, con l’aggiunta di nuovi beni. Quanto a casa Deffeyes, la scelta fatta, visto il contesto attuale, è la migliore possibile per questo bene, perché collocandolo sul mercato, a un prezzo congruo, lo rendiamo un’opportunità per tutta la città. Oltretutto, non ci siamo mossi spontaneamente, in modo avulso, ma sulla base di sollecitazioni e richieste arrivate al riguardo”.

La deliberazione è stata approvata a maggioranza, con quattro voti contrari e due favorevoli. Relatore di maggioranza sarà il consigliere Luca Girasole.

16 luglio 2014 - 18:07
CD
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