Refezione scolastica: Paron, attenti ai suggerimenti delle famiglie

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Un clima disteso all’insegna del confronto sereno ha caratterizzato la seduta consultiva della terza Commissione, imperniata ancora una volta sul tema del servizio di refezione scolastica.

Punto di partenza della discussione è stata una lettera inviata all’Amministrazione comunale da un gruppo di genitori delle scuole primarie dell’istituzione scolastica Lexert (tra cui due mamme di altrettanti scolari della “Ramires” intervenute ai lavori Commissione) con alcuni suggerimenti per migliorare la gestione del momento mensa con l’avvio del nuovo anno scolastico.

Tra le criticità evidenziate dai genitori, il rapporto numerico 1/20 tra assistenti e bambini - cui ovviare anche con “risorse di supporto” nel campo del volontariato e del sociale - e la comunicazione tra genitori e assistenti, in merito alla quale la lettera auspica “un sistema di dialogo quotidiano”.

«Si tratta di proposte condivisibili e teoricamente accoglibili – ha premesso l’assessore alla Pubblica istruzione, Andrea Edoardo Paron – ma soprattutto per quanto riguarda la presenza di volontari bisogna capire come integrarne la previsione all’interno del contratto di appalto con il gestore del servizio».

Secondo l’assessore Paron «il problema dell’assistenza pare essersi manifestato solo nell’istituzione Lexert, e comunque il rapporto numerico tra assistenti e bambini non è modificabile così semplicemente, partendo dal presupposto che offriamo comunque un servizio importante che è unico a livello nazionale, dal momento che nel resto d’Italia ai bambini viene garantito solo il pasto senza assistenza e attività ludico-educative».

Tra le proposte evidenziate, quello del maggiore coinvolgimento delle scuole, nel momento del pasto, garantendo la presenza degli insegnanti al tavolo con i bambini, ma anche l’interessamento su progetti educativi mirati di volontari ed esponenti del mondo dell’associazionismo o del mondo sportivo «che – ha aggiunto l’assessore – potrebbero promuovere le proprie discipline nel momento del pranzo e del dopopranzo».

Per quanto riguarda la comunicazione con le famiglie, il direttore dell’esecuzione del servizio, Piergiorgio Venturella, ha spiegato che «si cercherà di intervenire sull’azienda per migliorare e aumentare la quantità di informazioni rivolte ai genitori, fermo restando che esistono anche degli impedimenti oggettivi e formali, come la difficoltà di poter utilizzare i diari scolastici degli alunni per riportare comunicazioni alle famiglie sull’utilizzo della refezione».

Sul versante della qualità del cibo proposto dalle mense scolastiche (che in passato aveva destato qualche perplessità da parte delle famiglie), l’assessore Paron ha presentato i dati della nuova “customer satisfaction” realizzata per verificare la rispondenza del servizio al gusto dei bambini in relazione al menù primaverile-estivo. Rispetto alla rilevazione precedente, gli indicatori mostrano la flessione del gradimento dei contorni («ma è esperienza di ogni famiglia che i bambini prediligono le verdure cotte come le patate servite nella stagione invernale all’insalata fresca che viene proposta nel periodo primaverile», ha chiosato Venturella), mentre i valori sono stabili per i primi piatti e in lieve calo per i secondi piatti e la frutta/dolce.

26 giugno 2014 - 14:41
FM
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