Dalla terza Commissione parte il viaggio dell'"Osservatorio legalità"

Condividi

Primo passo oggi, durante la riunione della terza Commissione consiliare “Servizi alla persona”, verso l'istituzione di un osservatorio della città di Aosta sulla criminalità.

Al centro dell'incontro, propedeutico a delimitare il perimetro del nuovo organo, sono state le questioni in ordine alle procedure da seguire per la sua creazione e il dibattito su quale Commissione – la terza più orientata al “sociale” o la quarta “Affari istituzionali” competente, tra l'altro, in materia di Statuto e regolamenti istituzionali – sarà la sede adatta al cui interno proseguire l'iter.

Sono stati affrontati anche i compiti e le funzioni dell'Osservatorio che hanno messo in luce due visioni: una che vorrebbe il nuovo organismo con poteri ispettivi maggiormente cogenti; l'altra, maggioritaria, che lo preferirebbe con funzioni consultive e di proposta, pur senza correre di rischio di dare vita a un ente depotenziato in partenza. Comune, invece, è l'obiettivo di riuscire a coinvolgere anche l'Amministrazione regionale, in modo da rafforzare il campo d'azione.

La seduta si è chiusa con un esame sommario della bozza di regolamento proposta dal presidente della Commissione, Vincenzo Caminiti, sulla stregua di documenti simili realizzati in altre città italiane.

A una prima lettura del regolamento istitutivo, l'“Osservatorio permanente comunale per la legalità e la lotta alla criminalità organizzata” si rivela un ente consultivo con funzioni “di proposta e di stimolo”. Tra i diversi compiti inerenti alla lotta alle mafie e al racket, rientrano la vigilanza sugli appalti e sulla destinazione dei finanziamenti erogati, il monitoraggio del territorio al fine di conoscere il fenomeno criminale presente e la promozione di studi e ricerche.

Dell'Osservatorio – che dovrebbe riunirsi da due a sei volte all'anno – faranno parte rappresentanti delle Forze dell'ordine e delle associazioni antimafia o antiracket operanti sul territorio, esponenti di enti e associazioni di categoria e sindacati, il responsabile anticorruzione del Comune ed eventualmente anche membri dell'Amministrazione comunale.

 

14 novembre 2017 - 00:00
FM
Condividi