Il ''Programma Italia 2019'' al voto del Parlamento

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Approderà venerdì 4 luglio nell’Aula della Camera per la conversione il testo del decreto legge “Cultura e Turismo” (meglio noto come “Art bonus”) che dà il via libera al “Programma Italia 2019”, la rete delle città italiane che hanno partecipato al progetto Ecoc ideata dall’Associazione delle Città d’Arte e Cultura (Cidac), lanciata anche attraverso un’intensa attività parlamentare.
La Commissione Cultura della Camera ha, infatti, approvato ieri l’emendamento all’art. 7 della proposta di legge di conversione che formalmente introduce il “Programma Italia” tra le iniziative che si svilupperanno sotto l’egida del Ministero dei beni e delle attività culturali, di fatto chiudendo il processo di “istituzionalizzazione” del progetto al quale aderisce fin dal primo momento anche il Comune di Aosta.

«Al fine di favorire progetti, iniziative ed attività di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale italiano materiale e immateriale – si legge nella bozza che sarà all’esame del Parlamento - anche attraverso forme di confronto e di competizione tra le diverse realtà territoriali, promuovendo la crescita del turismo e dei relativi investimenti, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, è adottato, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il “Programma Italia 2019”, volto a valorizzare, attraverso forme di collaborazione tra lo Stato, le Regioni e gli enti locali, il patrimonio progettuale dei dossier di candidatura a “Capitale Europea della Cultura 2019” delle città».

«Se non interverranno contrattempi dell’ultima ora – spiega l’assessore alla Cultura Andrea Edoardo Paron - il testo all’esame dell’Aula dovrebbe essere licenziato intorno al 10-15 luglio senza modificazioni per poi passare all'esame del Senato. Ci auguriamo che tutto vada nella direzione che auspichiamo anche perché il decreto deve essere convertito tassativamente entro il 31 luglio pena la sua decadenza».

L’accelerazione dell’iter parlamentare è da mettere in relazione con la convinta adesione al progetto da parte delle vicepresidenti di Camera e Senato, Marina Sereni e Linda Lanzillotta, che già nei mesi scorsi avevano promosso iniziative parlamentari a riguardo, e che si sono spese in prima persona nei confronti del Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.
La vicepresidente Lanzillotta, in particolare, ha rivolto nelle scorse settimane al Ministro un question time per chiedere il rispetto dell’ordine del giorno parlamentare relativo al “Programma Italia 2019” votato all'unanimità, mentre la vicepresidente Sereni si è incaricata di presentare materialmente l’emendamento al decreto legge “Art bonus” dopo l’apertura manifestata da Franceschini.

Per quanto riguarda il finanziamento del progetto, nel testo della proposta di legge di conversione si fa riferimento al «ricorso alle risorse previste dai programmi comunitari per il periodo 2014-2020», ma è previsto anche il conferimento annuale a una città italiana del titolo di “Capitale italiana della cultura” i cui progetti tesi ad «incrementare la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale» verranno ritenuti «di natura strategica di rilievo nazionale» e finanziati a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione per 1 milione di euro all’anno fino al 2020.

02 luglio 2014 - 18:53
FM
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