Refezione scolastica: novità di un servizio che guarda al futuro

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Integrazioni ai servizi proposti, più attenzione alle diete particolari, utilizzo di prodotti valdostani e maggiore comunicazione con scuole e famiglie: sono alcuni degli elementi di novità presentati questa mattina dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Andrea Edoardo Paron, alla terza Commissione “Servizi alla persona” in una seduta dedicata al servizio di refezione scolastica (e ai servizi integrati di pulizia e assistenza), recentemente riaffidato per un biennio alla società Vivenda.

«La refezione scolastica - ha spiegato Paron – verrà implementata con nuovi servizi, anche alla luce di un elaborato operativo del capitolato speciale di appalto che chiarisce le modalità tecniche di esecuzione del contratto, maturato alla luce delle suggestioni emerse durante il periodo precedente. In particolare, la procedura di rinnovo è stata l’occasione per inserire alcune novità e richieste provenienti da scuole, famiglie, consiglieri comunali, amministrazione e dalla stessa azienda. La ripetizione del contratto avviene alle stesse condizioni economiche presentate in sede di gara, condizioni che hanno consentito nel biennio precedente un risparmio di circa mezzo milione di euro».

Ai membri della Commissione, l’assessore Paron, insieme al direttore dell'esecuzione del contratto, Piergiorgio Venturella, ha anticipato le principali novità che interesseranno l’appalto e i filoni lungo i quali gli uffici comunali stanno lavorando di concerto con l’azienda per potenziare un servizio che fornisce quotidianamente circa un migliaio di pasti ai bambini delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e secondarie di primo grado.

Per quanto riguarda i pasti, la novità assoluta per il territorio regionale è costituita dalla definizione di menù per le diete particolari (senza carne, glutine o lattosio), che saranno, contrariamente al passato, diverse giorno per giorno. Inoltre, sono state riviste le grammature, ora “al cotto”, e prevista la presenza di una bilancia in ogni refettorio per verificare in tempo reale la rispondenza del quantitativo rispetto alle previsioni.

È, poi, allo studio la possibilità di fornire i pasti agli studenti delle scuole primarie anche il mercoledì, giorno di mancato rientro pomeridiano, per venire incontro alle esigenze delle famiglie, mentre nelle scuole dell’infanzia sarà possibile fornire anche la merenda su richiesta delle insegnanti.

In merito alle quote, sono in via di definizione convenzioni con alcuni Comuni della Plaine (Nus, Brissogne, Saint-Christophe) per permettere ai bambini che là risiedono di mangiare nelle refezioni scolastiche della città di Aosta allo stesso prezzo dei minori del capoluogo.

Venendo alle “materie prime”, Paron ha comunicato la volontà di offrire prodotti esclusivamente biologici e di stagione «anche se – ha precisato – non sempre utenti e famiglie prediligono il loro aspetto e la ripetitività dei piatti che consegue alla scelta di servire alimenti stagionali», oltre alla prosecuzione del programma “Io mangio valdostano” del Celva finalizzato a utilizzare, laddove possibile, fornitori valdostani con particolare attenzione a latticini, carne e pane.

Sul versante del rapporto con le famiglie, è stata prevista la figura di un referente unico per ogni refettorio al quale genitori e insegnanti potranno rivolgersi per ragguagli o comunicazioni.

Infine, per quanto attiene all’organizzazione del lavoro, da parte aziendale è stata manifestata la disponibilità a rivedere in positivo il monte ore del personale inserviente. A breve, quindi, il Comune convocherà azienda e sindacati per la ridefinizione degli accordi sugli orari di lavoro.

 

23 ottobre 2014 - 22:03
FM
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