L'accoglienza dei migranti esaminata in III Commissione

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Un osservatorio a 360 gradi sull’accoglienza dei migranti ad Aosta e nel resto nella regione: la Terza Commissione consiliare “Servizi alla persona” ha analizzato oggi per circa tre ore i risvolti legati al fenomeno alla presenza dei rappresentanti degli enti gestori dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) e del dirigente degli Affari di Prefettura della Presidenza della Giunta, Vitaliano Vitali.

Proprio il dirigente regionale ha dato conto dei numeri di quella che, come recentemente affermato dal ministro dell’Interno Marco Minniti nel corso del suo intervento alla Scuola per la democrazia ad Aosta e come ricordato in aula, non può più essere considerata un’emergenza ma una situazione strutturale. Alla fine di settembre erano ospitati in Valle d’Aosta 320 richiedenti protezione su un totale di 751 migranti giunti nella regione a partire dal luglio 2014.

Vitali ha anche risposto a diversi quesiti posti dai commissari, cercando di fugare dubbi e perplessità in merito a episodi di accattonaggio che avrebbero visto convolti i migranti («non sono mai giunte segnalazioni») e spiegando che i costi diretti a carico del SSN per i primi screening medici che vengono effettuati all’arrivo dei migranti hanno un costo di 15 euro a visita, ricordando che in generale la struttura degli Affari di Prefettura liquida le spese dirette, ma ammettendo che «probabilmente sarebbe il caso di provare a dare una stima di quelle indirette interessando altre strutture pubbliche coinvolte nell’accoglienza come l’Assessorato regionale alle Politiche sociali».

Dal canto loro i rappresentanti degli enti gestori (cooperative sociali e Caritas diocesana) hanno declinato le attività finalizzate alla socializzazione, al lavoro volontario e all’apprendimento della lingua che vedono impegnati i migranti. «Forse ad Aosta è più complesso organizzare momenti di confronto collettivo con la popolazione rispetto ad altri comuni perché si tratta di una realtà più grande», ha spiegato Vitali. Non mancano e non sono mancati, comunque, momenti di partecipazione alla vita delle comunità. «Proprio di recente – ha ricordato l’assessore comunale alle Politiche sociali, Marco Sorbara – alcuni richiedenti protezione ospitati ad Aosta hanno preso parte all’inziativa “Puliamo il mondo” e all’organizzazione della competizione di corsa Edileco run 24».

Altre attività svolte dai migranti ad Aosta e negli altri comuni che accolgono i Cas riguardano lavori di manutenzione dell’arredo urbano, pulizia di strade e sentieri e cura di orti pubblici. Non mancano, però, come evidenziato da alcuni componenti della Commissione, criticità legate essenzialmente alla condotta di una minoranza di migranti nel recente passato (tra cui anche reati di droga e rissa) che ha fatto sì che per 17 richiedenti asilo sia stata disposta la revoca dell'accoglienza, e al rischio che l’inserimento dei migranti nelle squadre dei Lus (lavori di utilità sociale) possa togliere occasioni di reddito a cittadini italiani in difficoltà economica.

10 ottobre 2017 - 18:30
FM
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