Bilancio: Giordano, pur in contesto difficile servizi di qualità e attenzione alle fasce deboli

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La “lotta” del sindaco Bruno Giordano alle inefficienze della Pubblica Amministrazione centrale e alla schizofrenia delle previsioni legislative che provengono dalla Capitale ha conosciuto durante la discussione del Bilancio di previsione una nuova, significativa tappa. Il Sindaco di Aosta nel suo intervento in coda alla discussione generale si è scagliato contro alcune delle norme , a volte tra loro confliggenti, che hanno scandito gli ultimi mesi di attività del Governo, costringendo gli Amministratori di Regioni ed Enti locali a precipitose fughe in avanti e ritirate altrettanto subitanee per ottemperare alle previsioni di una pletora di leggi, decreti e circolari esplicative.

«Mi riferisco in particolare ai vincoli derivanti dal Patto di stabilità – ha spiegato il sindaco Giordano - all’obbligo di riversare allo Stato l’extra-gettito IMU, alle molte incognite, soprattutto normative, legate alla nuova disciplina della fiscalità locale e alla natura del bilancio ingessata per la maggior parte delle voci di spesa, in quanto obbligatorie e derivanti da contratti pregressi. A tutto ciò si aggiunge l’iper-produzione normativa cui i Governi degli ultimi anni hanno sottoposto i Comuni, nel nome di un’emergenza economica che ha fatto della straordinarietà dei provvedimenti una prassi quotidiana».

Il Sindaco ha ricordato, ad esempio, la decisione degli ultimi giorni di prorogare la scadenza di approvazione dei bilanci di previsione degli Enti locali al 30 aprile dalla data originale del 28 febbraio (peraltro poi confermata per i Comuni valdostani dalla legge finanziaria regionale, ndr) dopo che il Comune di Aosta, come buona parte degli altri considerati “virtuosi” si era attivato in una «corsa contro il tempo per districarsi nel groviglio di norme in larga parte ancora incompiute e i numerosi decreti, molti dei quali a rischio decadenza, relative al nuovo regime di imposizione fiscale».

«D’altra parte – ha aggiunto Giordano - che i principi contabili siano ormai alla deriva è sotto gli occhi di tutti», affermando che «i veri vincoli opprimenti per i Comuni derivano in primo luogo da un'amministrazione statale invasiva e pervasiva che emana prescrizioni, impone vincoli, statuisce norme che rappresentano una continua mortificazione della nostra autonomia e della nostra responsabilità».

Venendo al Bilancio il Sindaco ha ricordato come, date tali premesse, l’unico modo per determinare le voci di entrata e le disponibilità di spesa in maniera seria non potesse che essere quello di utilizzare un atteggiamento estremamente prudenziale.

«Nonostante tutto questo – ha detto - anche per l’anno in corso l’Amministrazione con uno sforzo notevole riesce a mantenere inalterati quantità e qualità dei servizi erogati ai suoi cittadini, non inasprisce le quote a carico dell’utenza per i servizi a domanda individuale, aumenta l’attenzione verso le fasce deboli, e continua a prevedere tutti gli istituti contrattuali in favore dei propri dipendenti, a differenza d quanto avviene in altre realtà italiane, anche se spesso ne manca la percezione».

Il mantenimento della qualità dei servizi resi ai cittadini senza alcun aumento impositivo è stato - definito dal Sindaco di Aosta “prodigioso”. «Ci siamo riusciti – ha affermato - grazie a un’attenta opera di riorganizzazione e razionalizzazione della struttura dell’Ente, ma anche attraverso un ripensamento organico delle modalità di gestione di alcuni servizi».

La garanzia deve venire, però, anche da una crescita della consapevolezza da parte dei cittadini che la voce “tutto dovuto” è ormai alle spalle. «Il concetto di gratuità, soprattutto nel welfare è diseducativo - ha detto Giordano - perché compromette il processo di responsabilizzazione del cittadino, l’educazione al senso civico e il rispetto del bene pubblico, in quanto ognuno deve pagare secondo le sue possibilità economiche, ma tutti sono chiamati a contribuire».

Per quanto riguarda la razionalizzazione della spesa, il Sindaco ha rivendicato i risultati sinora ottenuti. «La “Spending review” – ha detto - la facciamo autonomamente e tutti i giorni. Quando spendiamo, lo facciamo per garantire ai cittadini asili nido e scuole materne, assistenza domiciliare, sostegno a persone non autosufficienti e disabili, inclusione sociale, trasporto pubblico, tutela ambientale, promozione culturale. E quando investiamo, i nostri investimenti sono rivolti a realizzare opere che incidono sul benessere delle nostre comunità, a tutelare, a valorizzare e a riqualificare il nostro Patrimonio».

Il perdurare della crisi costringe, però, a ripensare le forma di gestione della cosa pubblica a livello locale. In questo senso il futuro delinea la gestione in forma associata di alcuni servizi «che – ha spiegato il sindaco di Aosta - per l’impatto che presentano attualmente sui bilanci dei singoli enti possono generare le maggiori economie di scala oltre che maggiore efficienza, separando le competenze attinenti in special modo all’organizzazione amministrativa degli Enti da quelle che si rivolgono direttamente ai cittadini, ad esempio, la Centrale unica di committenza, la Police de la Plaine, la consulenza e il patrocinio legale, la formazione, selezione e gestione amministrativa del personale e la riscossione coattiva delle entrate, oltre alle associazioni già in essere, come il Piano di zona, il tempio crematorio e i procedimenti disciplinari».

«Non sono qui per commemorare il bilancio – ha concluso Giordano rivolgendosi all’opposizione – e sono pronto a discutere nel merito ogni provvedimento, ma la volontà di riqualificare il volto di Aosta lo consideriamo come l’unico modo per innalzare il pil cittadino, e mantenere la qualità dei servizi che ad Aosta è al top a livello nazionale senza che questo risultato venga riconosciuto come meriterebbe».

Il testo completo dell'intervento del Sindaco. I video integrali del discorso in chiusura del dibattito generale e della replica prima del voto sul Bilancio.

25 febbraio 2014 - 17:14
FM
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