Nuove carte di identità elettroniche (CIE), alcune precisazioni

Condividi

Si ricorda alla popolazione, alla luce delle diverse richieste pervenute agli uffici del Comune di Aosta, che dal 10 agosto 2016 il Comune di Aosta, tra i primi in Italia, ha avviato il rilascio della nuova Carta d’Identità Elettronica. Lo Sportello Amico in Comune rilascia la nuova CIE con un numero contenuto e provvisorio di postazioni di rilascio. Si potranno, pertanto, verificare disfunzioni o ritardi di emissione delle CIE connessi all’eventuale elevata richiesta dei cittadini in rapporto al contingentato numero di postazioni attivate per il nostro Comune. Pertanto i cittadini dovranno valutare attentamente le necessità di urgenza connesse alla consegna del documento, che avverrà nei 4/6 giorni lavorativi successivi alla richiesta.

Poiché il Ministero dell’Interno ha chiarito che il documento elettronico dovrà essere prevalente, per evitare disservizi ai cittadini e consentire un’adeguata campagna informativa sulle modalità e tempi di rilascio del nuovo documento sarà mantenuta solo in via eccezionale e per ragioni di urgenza anche la stampa della carta di identità cartacea.

Si ricorda, in merito alla nuova procedura, quanto segue:

1)       La nuova CIE può essere  rilasciata a tutti i cittadini residenti ad Aosta e a quelli meramente dimoranti in Italia, previo nulla osta del Comune di residenza. Il cittadino deve presentarsi munito di una fototessera recente e della carta di identità da rinnovare o con la denuncia di furto/smarrimento;

2)       E’ importante che i cittadini verifichino, con congruo anticipo, la validità del documento in essere, il cui rinnovo potrà essere chiesto fino a 180 giorni prima della scadenza, considerato che il rilascio non sarà più immediato e che la consegna avverrà a cura del Poligrafico-Zecca dello Stato;

3)       Il Comune non stampa più la CIE, che è invece assemblata a Roma presso il Poligrafico-Zecca dello Stato (IPZS), e recapitata, entro quattro/ sei giorni lavorativi, all’indirizzo indicato dal cittadino;

4)       Per un più veloce riconoscimento, viene chiesto agli utenti di presentare anche la tessera sanitaria, in quanto gli strumenti forniti dal Ministero sono in grado di leggerne il codice a barre, rintracciando così più velocemente l’interessato negli archivi centralizzati;

5)       L’importo da corrispondere per il rilascio della CIE è pari a 22,00 euro, di cui 16,79 euro stabiliti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con decreto 25 maggio 2016. Va detto che tale importo è corrisposto al Comune, ma successivamente versato allo Stato per sostenere i costi del progetto. I rimanenti 5,21 euro sono “diritti fissi e di segreteria”;

6)       La nuova CIE è dotata di una sofisticata architettura di sicurezza, identica a quella già in uso per il passaporto elettronico, con lettura a contatto (RFID). E’ inoltre dotata di un codice a barre come quello presente sulla tessera sanitaria per consentire un rapido riconoscimento. La foto viene stampata dall’IPZS in bianco e nero e tutto il supporto è predisposto con materiali e tecniche di stampa che ne impediscono la falsificazione;

7)       E’ prevista, inoltre, l’acquisizione delle impronte digitali, che vengono archiviate esclusivamente sul supporto della CIE e non in una banca dati nazionale. Le impronte sono  leggibili solo da parte degli organi di Polizia;

8)       Il Comune trasmette la richiesta del cittadino al Centro Nazionale dei Servizi Demografici previa acquisizione di foto, firma e impronte digitali (dati obbligatori);

9)       Per il cittadino è sempre possibile dichiarare la propria volontà in ordine alla donazione post-mortem di organi e tessuti. Tale dichiarazione viene inviata dal Ministero dell’Interno al Centro Nazionale Trapianti contestualmente alla richiesta della CIE.

La nuova carta d’identità elettronica con funzioni di identificazione del cittadino è stata introdotta dal decreto legge n. 78 del 2015. Il progetto della nuova CIE è finalizzato ad incrementare i livelli di sicurezza dell’intero sistema di emissione attraverso la centralizzazione del processo di produzione, personalizzazione e stampa della CIE, a cura dell’Istituto Poligrafico-Zecca dello Stato (IPZS), nonché mediante l’adeguamento delle caratteristiche del supporto agli standard internazionali di sicurezza e a quelli anti-clonazione ed anti-contraffazione in materia di documenti elettronici.

05 settembre 2016 - 15:08
Comune Aosta
Condividi