Installato il secondo dei nuovi “jolis coins” del “Museo a cielo aperto”

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Dopo la scultura di Peter Trojer nel giardino roccioso di via Tour du Pailleron, è stato posizionato stamane il secondo dei tre “jolis coins” destinati ad ampliare il “Museo a cielo aperto” allestito nel centro di Aosta.

Si tratta di un’installazione lignea particolare, perché realizzata con parte di un’imbarcazione in legno, alta circa due metri. A crearla è stato Marco Jaccond, artista valdostano che dal 1976 percorre un itinerario di rilettura del linguaggio delle avanguardie storiche e che ha intitolato quest’opera “Le scarpe di Ulisse”.

L’installazione ha trovato posto in viale Federico Chabod, nell’area verde lungo la riva del torrente Buthier, a pochi passi dall’Arco d’Augusto. Quest’angolo di città si caratterizza così per l’ulteriore richiamo alla navigazione (un’altra traccia è il non lontano monumento ai caduti del mare) ed al fascino che da sempre la accompagna.

A breve si completerà l’ampliamento del “Museo a cielo aperto” previsto per l’estate. Restano da effettuare il posizionamento della scultura “La raccolta delle miele e la fienagione” di Nino Casetta (in via Sant’Anselmo) e l’inserimento nella rete dei “jolis coins”, attraverso l’apposizione delle relative targhette identificative, dei due pannelli realizzati con la tecnica del murales ed esposti sulla facciata della “Cittadella dei giovani”, lungo via Garibaldi (intitolati rispettivamente “God save the city” e “La citta-della musica” e realizzati dai ragazzi che hanno frequentato un corso organizzato dalla struttura, coordinato da Fabio Cuffari e Cristina Zimara).

Quest’ultimo intervento porterà a dieci le opere complessivamente visitabili nelle vie della città.

05 agosto 2014 - 12:14
CD
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