Dall'Osservatorio notizie incoraggianti sull'aria di Aosta

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Rispetto all’ultima riunione, tenutasi nel mese di giugno, la qualità dell’aria di Aosta è rimasta stabile, senza ulteriori “sforamenti” dei limiti tollerati per la presenza in atmosfera di polveri sottili: la conferma arriva dalla periodica seduta dell’Osservatorio della qualità dell’aria in ambito urbano, tenutasi all’interno dello stabilimento della società Cogne Acciai Speciali. «Si tratta - ha premesso l’assessore all’Ambiente, Delio Donzel - di dati che confermano come il lavoro fatto negli ultimi anni per migliorare la qualità dell’aria del capoluogo stia dando i suoi frutti, grazie anche all’impegno di tutti i soggetti coinvolti, Comune, Regione e società Cas e Arpa Valle d’Aosta, senza trascurare l’importante collaborazione dell’Azienda Usl regionale».

«La qualità dell’aria complessivamente è in aumento – ha aggiunto l’assessore regionale al territorio e Ambiente, Luca Bianchi – e la dimostrazione è data dai risultati sulle giornate di “sforamento” rispetto ai valori limite per la presenza di polveri in atmosfera, anche se non bisogna sottacere alcune particolarità nei dati, dettati anche da situazioni contingenti come il numero di cantieri che negli ultimi mesi hanno insistito sul territorio comunale».

L’Osservatorio - istituito nell’ambito del Comune di Aosta, e al quale partecipano dirigenti e amministratori della Regione Autonoma Valle d’Aosta e del Comune di Aosta, i responsabili dell’Arpa Valle d’Aosta, esponenti delle categorie produttive ed i rappresentanti di diversi sindacati, enti e associazioni – è stata l’occasione per una vista guidata dello stabilimento Cogne, dopo l’aggiornamento dell’attuazione del crono-programma AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) da parte dell’azienda. «Il grosso degli interventi - ha spiegato l’ingegner Ferruccio Trombini – è stato fatto nella zona dell’acciaieria, con la sostituzioni di filtri e l’aumento della superficie filtrante per quanto riguarda le aspirazioni legate all’impianto, ma anche attraverso attività di copertura e pavimentazione delle aree scoperte per ridurre la presenza di polveri».

Dopo la visita allo stabilimento, è stata la volta di analizzare i dati presentati dall’Arpa della Valle d’Aosta aggiornati al 31 ottobre 2014 sia per quanto riguarda i livelli degli inquinanti quali polveri sottili Pm10, Pm 2.5, ozono e biossido di azoto, quest’ultimo indicatore specifico del traffico veicolare, sia con riferimento alla deposizione al suolo di metalli caratteristici delle emissioni di gas come ferro e zinco. «La buona notizia - ha confermato Il direttore dell'Arpa Valle d’Aosta, Giovanni Agnesod – è che tali indicatori mostrano valori in linea con quelli degli anni precedenti, e che anche per quanto concerne gli altri metalli normati come cadmio, piombo e arsenico, la loro presenza nel Pm10 è su livelli di molto inferiori ai relativi valori limite/obiettivo indicati dalla normativa. Appaiono in aumento, al contrario, i valori misurati di Benzopirene nelle polveri Pm10, probabilmente a seguito del sempre maggior utilizzo della legna come combustibile per il riscaldamento».

Agnesod ha, poi, spiegato come si sta sviluppando la rete di monitoraggio sul territorio cittadino. Per quanto riguarda la misurazione del fondo industriale, la stazione di via I Maggio è stata sostituita da quella della Pepinière a partire dal mese di giugno, mentre la stazione del quartiere Dora che misura il fondo urbano si sposterà in via Liconi nel gennaio 2015, affiancandosi a quelle di via Elter e piazza Plouves. Infine, nel corso del 2016 sarà attivata la stazione di via Roma, dedicata alla misurazione dell’inquinamento da traffico urbano.

In maniera sperimentale è stata avviata dal mese di agosto, anche la valutazione dell’impatto delle emissioni e delle deposizioni sui terreni agricoli e sui prodotti della catena alimentare. L’alimento scelto per testare il metodo è stata l’insalata, tratta da alcuni orti urbani e da terreni a Charvensod, Pollein, Arnad e Donnas, mentre a Plan Felinaz di Charvensod e Arnad si è anche proceduti a compiere alcune misurazioni sul latte.

I risultati, sui quali sia Agnesod che il dirigente medico di Igiene e Sanità pubblica dell’Usl, Francesco Colasanti, in mancanza di letteratura scientifica e in presenza di misurazioni parziali hanno chiesto cautela nell’interpretazione, appaiono comunque incoraggianti, con valori che sono ampiamente nella norma per quanto riguarda le concentrazioni di metalli pesanti.

Infine, l’assessore Flavio Serra ha fatto il punto sue due progetti del Comune di Aosta legati alla mobilità sostenibile: il futuro dell’impiego di mezzi elettrici e lo sviluppo della rete ciclo-pedonale. Per quanto riguarda il primo tema, Serra ha ricordato che Aosta ha partecipato, insieme alla Regione, a un bando del Ministero dei Trasporti per il finanziamento di colonnine di ricarica per mezzi elettrici, 14 delle quali saranno posate sul territorio comunale in punti strategici, oltre a prevedere incentivi per l’uso di veicoli “a emissioni zero” quali l’accesso gratuito alle Ztl e la gratuità della sosta negli stalli “blu”. La rete ciclabile, invece, è destinata a passare da 11 a 25 chilometri. «Abbiamo ipotizzato uno scenario di breve, medio e lungo periodo – ha aggiunto Serra – con il primo che si pone l’obiettivo di completare gli attraversamenti cittadini da nord a sud e da ovest a est, nonché di portare a termine il collegamento con le piste intercomunali». Per raggiungere tali risultati, l’Amministrazione comunale intende fare ricorso a fondi comunitari e, in parte, a fondi regionali stanziati per la sicurezza stradale.

10 novembre 2014 - 17:48
FM
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