Patto di stabilità: l'Amministrazione detta le regole per avvicinarsi all'obiettivo

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In attesa che l’“effetto Renzi” si faccia sentire in Europa conducendo a un auspicabile allentamento del vincoli del Patto di stabilità “esterno”, l’Amministrazione comunale ha intrapreso un percorso volto al raggiungimento di un saldo finanziario quanto più vicino all’obiettivo assegnato per il 2014 al Comune di Aosta dalla Regione relativamente al vincolo “interno”, pari a poco meno di 8,5 milioni di euro.

Così, il processo di razionalizzazione della spesa che ha rappresentato una costante dell’operato della Giunta ha tratto ulteriore impulso da un atto di indirizzo approvato lo scorso 13 giugno dall’Esecutivo comunale.
La deliberazione 91/2014 individua, infatti, la strategia per cercare di avvicinare l’obiettivo del rispetto della disciplina del Patto di Stabilità interno degli Enti Locali per l’anno in corso, già preannunciata dal sindaco Bruno Giordano nel corso del dibattito consiliare di fine maggio quando il Sindaco aveva insistito sulla «necessità di un atteggiamento molto prudenziale nella gestione della spesa, non avendo intenzione di incidere sulla comunità con manovre correttive sulla parte entrata o sulle tariffe dei servizi a domanda individuale e sull’imposizione locale».

I “pilastri” di questa costruzione “propositiva” sono quattro: l’alienazione del patrimonio immobiliare non strumentale all’attività dell’Ente; la rinegoziazione dei contratti in essere; il taglio della spesa in parte investimenti e la ricerca di nuovi introiti; la garanzia della liquidità alle imprese creditrici mediante lo strumento della cessione del credito.

Per quanto riguarda il primo punto, il Piano delle alienazioni approvato dal Consiglio comunale nello scorso febbraio verrà integrato con Casa Deffeyes, un rustico in rue Malherbes, l’edificio della pesa pubblica, alcuni ruderi in rue Hôtel des Monnaies, un fabbricato in via Gal/Consolata e altri beni rispetto ai quali è stato manifestato l’interesse all’acquisto, previo passaggio nell’Assemblea.
In parallelo, l’Amministrazione sta procedendo in maniera decisa i passaggi e i sopralluoghi propedeutici all’attivazione del Piano vendita degli alloggi ERP che ha ottenuto il nullaosta regionale nello scorso mese di maggio.

Saranno, poi, ammesse solo le spese in conto capitale necessarie ad assicurare la realizzazione di lavori di somma urgenza o che consentano di prevenire situazioni di pericolo per la salute e l’incolumità pubblica. Consentite anche le spese relative ad opere pubbliche già appaltate e cofinanziate con contributi regionali e/o statali, derivanti da sentenze e/o espropri già in corso, da obblighi assunti con contratti pluriennali in parte investimenti e tutte quelle che la Giunta valuterà necessarie in poiché finalizzate alla tutela di interessi pubblici primari.
Sul versante della riduzione della spesa rientra, tra le altre iniziative, anche la rimodulazione del servizio dei Centri ludico-sportivi, quest’anno esternalizzato pur avendo mantenuto le caratteristiche che l’hanno reso uno dei più apprezzati dalla cittadinanza nel corso degli anni, e per il quale il Comune ha mantenuto una contribuzione in favore delle famiglie meno abbienti.

È, invece, finalizzato ad accrescere le disponibilità dell’Ente l’avviso pubblico emesso dal Comune di Aosta per la ricerca di sponsor interessati a sostenere la realizzazione della campagna di comunicazione istituzionale dell’Amministrazione. Si tratta di un’iniziativa attraverso la quale costruire partnership tra PA e soggetti pubblici o privati attraverso lo strumento della sponsorizzazione, al fine di contemperare gli indirizzi di governo in materia di sviluppo economico con le disposizioni assunte per il contenimento della spesa.

La rinegoziazione dei contratti è un’opportunità introdotta dal DL 66/2014 convertito in legge lo scorso 23 giugno che autorizza le PA a rivedere al ribasso i contratti in essere e quelli aggiudicati in via anche provvisoria nella misura del 5% dell’importo contrattuale.
Inoltre, per le aggiudicazioni future effettuate secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, il Comune ha previsto che un punteggio maggiore dovrà essere riconosciuto alle imprese che accetteranno termini di pagamento più dilatati.

Infine, vi è lo strumento innovativo dal quale l’Amministrazione comunale si attende i risultati più importanti in termini strutturali sul versante della ripresa, quello della cessione del credito maturato dalle imprese. L’obiettivo è di assicurare alle aziende locali la liquidità necessaria a rimettere in moto l’economia e il Pil regionale. L’ipotesi del Comune è quella di fare ricorso a tale istituto per gli impegni in conto capitale superiori a 100mila euro e per un ammontare complessivo di circa 5 milioni.

A tale proposito, l’assessore ai Servizi finanziari, Carlo Marzi ha preso contatti con i vertici regionali dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) - che si sono resi disponibili a un incontro - per proporre la stipula di una Convenzione con il Comune di Aosta finalizzata a trovare una soluzione temporale sui pagamenti in conto capitale verso i fornitori dell’ente pubblico.
In alcune realtà italiane, infatti, sono state attivate iniziative quali il “Factoring”, uno strumento finanziario che permette di trasformare i debiti di un Ente pubblico in liquidità immediata per le imprese, e inoltre di ottenere un lasso temporale maggiore per gestire i flussi di pagamento.

Dichiara l’assessore Marzi: «Confrontarsi con soggetti pubblici e privati per cercare risposte innovative, ottimizzare le risorse disponibili e impegnarsi ancor più per aumentarle costituiscono esempi tangibili di come anche in momenti difficili questa Giunta stia lavorando per nuove soluzioni che garantiscano in concreto il Comune di Aosta per l’immediato e per il futuro».

04 luglio 2014 - 16:15
FM
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