“Via libera” del Consiglio comunale al Rendiconto finanziario

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Al termine di un approfondimento durato quasi tre ore, il Consiglio comunale, in seduta quest’oggi, ha approvato il Rendiconto finanziario 2013 dell’Ente. Si tratta del documento che “fotografa” l’attività svolta nell’esercizio di riferimento, dando conto delle entrate ed uscite effettivamente riscontrate e sostenute dal Comune.

La relazione sul Rendiconto

L’analisi in aula è iniziata con la relazione di maggioranza, tenuta dal consigliere Luca Lattanzi, che ha dapprima puntato sugli aspetti economici peculiari del documento (oltre 13 milioni di Euro di fondo cassa e più di 6 milioni 600mila Euro di avanzo di amministrazione), per poi evidenziare come il rendiconto sia “più che solido, frutto di scelte importanti, in un periodo di grande crisi, che ha condizionato e condiziona ancora oggi la nostra città”.

Sull’incremento dell’avanzo (che nel 2012 ammontava a 4 milioni 700mila Euro, salendo quindi oggi di 1 milione 900mila Euro), il consigliere Lattanzi ha sottolineato come ciò non significhi l’incapacità di spendere le risorse a disposizione, ma l’impossibilità di poterle spendere, a causa del Patto di stabilità, il cui saldo obiettivo assegnato al Comune di Aosta non è stato raggiunto. Peraltro, che non si tratti di un caso di “incapacità di spesa” lo testimonia anche l’indicatore sulla capacità d’impegno, che ammonta al 95% per la parte corrente del rendiconto e al 63,54% in quella investimenti.

Il relatore Lattanzi si è poi soffermato sui “risparmi su tutti i fronti” conseguiti grazie alle scelte politiche operate, ricordando come – nel periodo dal 2010 al 2013 – i risparmi realizzati dall’Amministrazione comunale superino i 4 milioni di Euro, risultato che “ha permesso di abbassare il costo pro-capite a carico dei cittadini”.

Il 2013, in particolare, è stato l’anno della nascita, o del miglioramento, di molti servizi: dalle Politiche sociali (con l’evoluzione dell’“Estate in sicurezza” e dello “Sportello sociale”) allo sviluppo economico (con la nascita del portale promozionale Aostalife.it e il rilancio dei profili Facebook e Twitter del Comune), passando per il territorio (con l’apertura di via Carlo Alberto dalla Chiesa e l’assegnazione dell’appalto per il servizio di igiene urbana, fonte di ulteriori risparmi per l’Amministrazione una volta a regime).

Lattanzi ha poi proposto ulteriori indicatori economici, tutti con trend positivo. La velocità di riscossione dei tributi è passata dal 52% del 2010 al 71% dello scorso esercizio, mentre il grado di autonomia finanziaria dell’Ente è salito dal 41% del 2010 al quasi 50% del 2013. “Quello in discussione – ha concluso Lattanzi – è un bilancio fatto di scelte politiche su programmi ben precisi, che possono essere condivisi, o meno, ma hanno portato ad un bilancio più solido e responsabile e i risultati lo testimoniano”.

Il dibattito in aula

A seguito della relazione sono intervenuti i rappresentanti di tutti i gruppi dell’Assemblea cittadina. Il consigliere Paolo Momigliano Levi ha posto l’accento sul fatto che “alcuni elementi del bilancio sono interessanti, come i dati di fondo cassa ed avanzo, oltre alla volontà di restituire molto ai cittadini attraverso i risparmi e le economie, ma leggendo la relazione che accompagna il documento, la sensazione è che i tempi di ogni azione siano ancora eccessivamente lunghi”.

Per parte sua, la consigliera Iris Morandi ha sottolineato come “leggere il resoconto dell’attività svolta sia da una parte utile, ma dall’altra fonte di alcune delusioni. Si inizia a vedere l’attuazione di alcuni progetti (è il caso dei “Jolis coins”), ma altre azioni non giungono a realizzazione completa. Ci si chiede come mai e, sovente, si sente parlare di un Patto di stabilità che rallenta e intralcia. E’ vero, ma esistono alcune incapacità a realizzare che vanno oltre i vincoli di finanza pubblica, in quanto dipendono dalle scelte. Alcune di queste, non felici, hanno paralizzato la città”.

La consigliera Morandi ha comunque voluto riconoscere “la volontà politica per cui il Comune ha bandito gli sprechi, attuando una gestione amministrativa efficace”, tuttavia “il ruolo dell’opposizione non è quello di dire che tutto va bene. Ci sono alcuni progetti fermi (vedi l’alienazione delle case Cogne e Deffeyes) e ci permettiamo di fare osservazioni sulle scelte politiche”.

E’ quindi intervenuto il consigliere Valerio Lancerotto. “L’epoca che stiamo attraversando – ha dichiarato – è di grandi cambiamenti. Il gruppo dell’Union Valdôtaine riconosce il lavoro svolto da Sindaco e Giunta, per la gestione prudente e le scelte compiute nell’interesse della collettività. Il bilancio è sano, anzi sanissimo, ed il progetto di governo va avanti”. Tra i dati enunciati a sostegno della bontà dell’azione, il consigliere Lancerotto ha ricordato la diminuzione del rapporto tra spesa corrente e personale, l’elevata qualità riconosciuta ai servizi offerti dal Comune, l’aliquota Tasi tra le più basse d’Italia.

Nel motivare il parere del suo gruppo, il consigliere Michele Monteleone ha sottolineato come “lo sforzo fatto dalla Giunta è indotto dal Patto di Stabilità, che porta a compiere scelte non facili per mantenere la qualità delle prestazioni erogate. L’auspicio è che le notizie recenti (la revisione del Patto a livello europeo, ndr.) si avverino”. Sulla stessa materia, Monteleone ha espresso il desiderio che “venga rivista la regionalizzazione del Patto di stabilità. Lo sottolineo perché il Sindaco della città è Presidente del CELVA/CPEL, sperando che questo messaggio arrivi anche in altre sedi. Non si capisce come possa essere possibile ristabilire i rapporti tra Stato e Regione e ci si irrigidisca tra Regione ed Enti Locali”. Sul bilancio, il consigliere Monteleone ha concluso dando atto “della specularità che il rendiconto restituisce rispetto al bilancio preventivo. Ciò che era stato annunciato è stato fatto, ma siccome non avevamo condiviso alcune scelte politiche in sede di bilancio preventivo, ribadiamo coerentemente quelle perplessità e non voteremo per l'approvazione del documento”.

Il capogruppo Carlo Curtaz ha quindi parlato di Rendiconto che è “fotografia dell’attività effettuata nel 2013, ma un po’ sfocata. Si riscontra una fatica ad amministrare, data dai vincoli di finanza pubblica. Anni fa, il Sindaco è stato tra i primi ad intuire la gravità della situazione e, puntualmente, le previsioni si sono avverate. Mi chiedo se ci sia ancora qualcuno che ritenga questa una situazione provvisoria, perché quello che è stato – in realtà – non sarà mai più. Il problema è che la società civile non ha la percezione del fatto che quel periodo non tornerà, perché non viene compreso che il pubblico non ha più la possibilità di fare da ‘cuscinetto’”.

“Come se ne esce?” si è quindi chiesto il consigliere Curtaz. “Prendendo consapevolezza della situazione – ha continuato – e capendo, ad oggi, quali siano i margini di auto-sostenibilità finanziaria della Regione. Dobbiamo farlo perché chiunque venga a governare in futuro, indipendentemente dall’appartenenza politica, si troverà le risorse drasticamente diminuite. Occorre anticipare i tempi, predisporre delle proposte, pensando a come fare: la tariffazione bassa non può durare e bisogna iniziare a riflettere su come modificarla, magari applicando l’antico principio del ‘chi più ha, più dà’. Inoltre, serve una burocrazia più veloce, per favorire gli investimenti. Le grandi opere sono da consegnare al passato, giacché non disporremo delle risorse per completarle. Occorre promuovere una riforma di carattere finanziario/amministrativo, per consentire ai Comuni di proseguire nel loro cammino”.

E’ stata quindi la volta del capogruppo Luca Girasole, netto nel sottolineare come, “nonostante le riduzioni nei trasferimenti, si sia cercato di mantenere le eccellenze che la città di Aosta ha saputo costruire negli anni. Grande attenzione, quindi, alle problematiche sociali, in un momento storico di forte aumento degli ‘over 65’ e delle famiglie monoparentali, così come del numero delle separazioni e degli sfratti, conseguenza della disoccupazione”. “Malgrado questo – ha aggiunto Girasole – sono state date risposte importanti, in termini di sostegno sia dal punto di vista sociale, sia da quello dell’edilizia residenziale pubblica”.

“Inoltre, – ha detto ancora Girasole – grande attenzione alle politiche giovanili. Si sono fatti passi importanti, organizzate iniziative e momenti culturali di aggregazione, mantenendo inalterato il livello dei servizi offerti ai ragazzi”. In fatto di turismo, grazie alla “fattiva collaborazione con la Regione, i risultati sono stati estremamente soddisfacenti, grazie a tutte le iniziative, primo su tutti il ‘Marché Vert Noël’, il mercatino di Natale che l’Amministrazione è riuscito a confermare e addirittura a far crescere, nonostante le indubbie difficoltà”.

Sugli atout della città di Aosta ha quindi voluto esprimere alcune considerazioni il consigliere Paolo Scoffone, mettendo in evidenza che “le grandi crisi insegnano che quando tutto è perso, esistono le condizioni per la rinascita. Il nostro valore assoluto è il territorio. Aosta è bella con tutte le sue disomogeneità e, se dobbiamo guardare al futuro, l’unica via percorribile è aumentare il nostro PIL ripartendo dalla promozione del territorio. Per mantenere i servizi d’eccellenza dobbiamo rendere il Comune più ricco, risultato che può essere raggiunto valorizzando il patrimonio e ciò rende inevitabile partire dal territorio quale nostro atout fondamentale. Inoltre, bisogna investire sull’accoglienza e sulla disponibilità nei confronti dei visitatori, imparando a ‘vendere meglio’ il nostro prodotto”.

Il capogruppo Luca Mantione ha quindi sottolineato che “il Comune è sano, con risultati positivi in diversi settori, dall’informatizzazione all’ambiente, specie pensando alle risorse disponibili”. Subito dopo, il consigliere Franco Napoli ha ribadito l’importanza di “controllare la spesa, ma anche di valutare sempre più la ‘resa’ delle iniziative che il Comune sostiene. E’ importante ascoltare sempre più le sollecitazioni che vengono dal territorio e aggredire con rinnovata decisione la burocrazia, affinché l’iniziativa privata possa trovare realizzazione compiuta. Il nostro futuro è nel commercio e nel turismo: va favorito il cambio di mentalità della comunità, che non riceverà più i livelli di assistenza pubblici del passato e dovrà aumentare la sua partecipazione. E’ finita un’epoca: l’impegno non dev’essere solo degli amministratori, ma anche dei cittadini”.

Il consigliere Gianpaolo Fedi ha ricordato come “uscendo dalla logica economica, non riesco a non guardare all’attuazione del programma di governo, in particolare alle grandi opere e alla loro scarsa realizzazione. Il bilancio - ne va dato atto - si sostiene, anche grazie a uno sforzo immane della maggioranza per mantenerlo sui binari giusti, ma il risultato d’insieme non può essere considerato positivo”.

Le conclusioni del sindaco Giordano

In chiusura del dibattito generale, l’intervento del sindaco Bruno Giordano. Trattandosi dell’ultimo rendiconto che il Consiglio approverà in questa legislatura, ha esordito con i ringraziamenti a tutti coloro che hanno collaborato all’azione della Giunta, “nel periodo probabilmente più difficile dal secondo dopoguerra”, nonché all’opposizione per la lealtà della sua azione.

“Chi governa – ha detto Giordano – ha il dovere di proposta, non quello di protesta. Se faccio l’elenco delle proposte attuate penso ad Enfanthéâtre, al Marché Vert Noël, allo spostamento degli spettacoli allo stadio Puchoz e al museo al cielo aperto, segno che siamo stati capaci di governare il sogno. Il tempo non è però una variabile indipendente del decisore politico, perché la nostra credibilità si gioca sul tempo che intercorre tra la fase della decisione e quella di realizzazione di un progetto. Il problema vero diventa intervenire sui tempi che trascorrono dall’espressione della volontà politica di attuare un’azione al momento in cui essa viene concretizzata dall’apparato amministrativo. E in questo esistono responsabilità gestionali. Sono convinto, però, che quest’Amministrazione vedrà la cantierizzazione della riqualificazione delle piazze del centro, o la videosorveglianza dei varchi ZTL. Certo, si poteva fare di più e meglio, ma abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità”.

“Sul patto di stabilità, - ha aggiunto Bruno Giordano, rispondendo ad alcune osservazioni emerse durante il dibattito – ho detto, in tempi non sospetti, che la battaglia per la sua revisione non può essere condotta dal Sindaco in splendida solitudine. Alla luce di ciò, le polemiche sulle grandi opere sono sterili a livello di bilancio: il teleriscaldamento, per esempio, è intervento che vede investimento pubblico uguale a zero. La vera battaglia, alla luce della situazione, è quella sulla riforma degli Enti locali, ma abbiamo iniziato a scriverne nel 2011 e, ad oggi, non è ancora accaduto nulla”.

“Rivendico – ha detto il Sindaco di Aosta – la capacità di programmazione di quest’Amministrazione e della maggioranza, ma contesto la lentezza con cui la macchina amministrativa dà gambe all’azione. Chi governa ha, quale primo dovere, il rispetto delle regole: queste ci dicono che, per il 2014, il patto di stabilità del Comune vale 8milioni 453mila Euro. Le norme mettono in evidenza il periodo terribile che stiamo vivendo e non si può pensare che si potrà tornare ai livelli del passato. Qualcuno ricorda se, nelle scorse legislature, è stato opportuno modificare l’imposizione locale? Non è mai successo, mentre dal 2010 ad oggi ci siamo trovati a cambiarla ogni anno, con il governo che interveniva puntualmente sul far di novembre”.

“Amministrare in corsa – ha detto Bruno Giordano – è come prendere un treno in corsa: l’importante è non restare sul marciapiede. Siamo riusciti a salire, malgrado le straordinarie difficoltà, e il treno è rappresentato dal Rendiconto che viene portato all’approvazione del Consiglio. All’opposizione dico: ci si può dividere sui programmi politici, ma le regole dobbiamo cambiarle assieme. Il problema è come velocizzare il processo decisionale, dall’annuncio di un progetto alla sua realizzazione. La nostra credibilità si gioca su questo. Gli amministratori cambiano, con il passare delle legislature, ma altri – negli Enti pubblici – restano sulle loro poltrone fino alla pensione. Questa è materia su cui riflettere in occasione dell’ultimo consuntivo, valutando come fare sì che l’Amministrazione possa dialogare in maniera sempre più efficace ed efficiente con la parte gestionale, a servizio dei cittadini”.

Concludendo, il sindaco Giordano ha affermato: “chiediamo, con molta parsimonia, di spendere i soldi che i nostri cittadini ci hanno consegnato. Se li spenderemo bene, saremo apprezzati, altrimenti andiamo a casa. Però, non poterli spendere non ha alcun senso. Governare significa avere contezza del fatto che ad azione corrisponde una reazione. Non ho tutte le risposte alle osservazioni emerse oggi, ma invito a credere che i risultati ottenuti siano il frutto di un bilancio preventivo che ha richiesto un impegno senza precedenti, perché la situazione che stiamo vivendo non ha precedenti nella storia della Repubblica. Continueremo a governare fino all’ultimo. Una parte di me è delusa per non aver saputo fare accelerare la macchina, ma mi sono reso conto che, alla fine, a furia di continuare a spingere sull’acceleratore si rischia di finire con l’andare a piedi”.

Le dichiarazioni di voto

Dopo una breve replica, il capogruppo Carlo Curtaz ha annunciato il voto negativo del gruppo “Alpe”, “per coerenza con gli orientamenti espressi in passato” e chiesto al sindaco Giordano se sono giunte, dalla Regione, risposte alla richiesta avanzata dal Comune di rimodulazione del Patto di stabilità. La risposta è giunta a stretto giro: “fino a quando l’Amministrazione regionale non chiude il proprio patto con lo Stato, non ci sono margini per una sussidiarietà verticale/orizzontale con gli Enti locali. L’auspicio è quindi che la Regione possa concludere al meglio l’intesa con l’Amministrazione centrale”.

In assenza di altre richieste d’intervento, il presidente dell’Assemblea ha posto il rendiconto in approvazione: diciannove i voti favorevoli, nove i contrari.

24 giugno 2014 - 12:17
CD
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