"Sblocca Italia": il sindaco Giordano indica al Premier cinque priorità

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Il Centro polivalente di via Brocherel, la ristrutturazione dell’ex Hotel Bellevue, il progetto di archivio per l’edilizia nel sottotetto del Municipio, e ancora la riqualificazione delle piazze Giovanni XXIII e Roncas e la gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas nell’Unico Ambito Economico della Valle d’Aosta: sono gli interventi da “velocizzare” che, accogliendo l’invito rivolto ai sindaci italiani dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il sindaco di Aosta Bruno Giordano ha segnalato al Premier in una lettera inviata lo scorso 13 giugno.

«Sono stato sindaco anche io – aveva scritto il Presidente del Consiglio ai Primi cittadini d’Italia - e come voi ricordo le polemiche: quanti cantieri abbiamo bloccato per la mancanza di un parere, per un diniego incomprensibile di una sovrintendenza, per le lungaggini procedurali», e aveva chiesto loro di segnalare entro metà giugno gli interventi da cercare di accelerare nell’ambito delle misure cosiddette “Sblocca Italia”.

Il sindaco di Aosta nella sua lettera elenca cinque progetti che per motivi diversi sono rimasti “impantanati” «la cui ripresa – scrive - potrebbe rappresentare un importante segnale di fiducia per i miei concittadini». Si tratta dei cantieri del Centro Polivalente socio-sanitario di via Brocherel e dell’ex Hotel Bellevue da destinare a micro comunità e centro diurno per anziani, entrambi realizzati al 50% prima del fallimento delle imprese che li stavano costruendo e della stretta dei vincoli posti dal “Patto di stabilità”; dell’archivio per l’edilizia a supporto dell’attività amministrativa del Comune e per la messa in sicurezza dell’edificio, anch’esso bloccato dal Patto; dei restyling delle piazze cittadine fermati da contenziosi legali e dal rischio di ricadere sotto la scure dell’onnipresente “Patto di stupidità”(come lo ha più volte definito Giordano); infine, della procedura di gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas nella quale il Comune di Aosta, quale Comune capoluogo, svolge la funzione di stazione appaltante nell’unico ambito economico regionale, fermata dall’incompletezza del quadro normativo di riferimento a carattere nazionale.

«Il rallentamento di questi cantieri – spiega il sindaco Giordano nella missiva indirizzata al Presidente Renzi - è dovuto – oltre all’eccessiva burocratizzazione dei procedimenti amministrativi, agli innumerevoli pareri istruttori obbligatori e/o vincolanti, alla complessità delle procedure di gara e all’ormai inevitabile ed esasperante fase di contenzioso che condiziona tempi di affidamento delle opere e, conseguentemente, cronoprogramma degli interventi – anche alle regole del Patto di stabilità, che vincolano in modo incomprensibile la capacità di spesa in conto capitale anche per quegli Enti, come il Comune di Aosta, che hanno risorse finanziarie proprie che potrebbero essere utilmente investite a favore della comunità».

16 giugno 2014 - 12:45
FM
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