Bilancio: dalla quarta Commissione ok al Bilancio 2014 - 2016

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Pareggia sulla cifra di 77,8 milioni di Euro, per l’esercizio appena iniziato, il bilancio di previsione del Comune di Aosta. Il documento contabile, riferito al triennio 2014/2016, è stato esaminato nel pomeriggio di oggi, mercoledì 19 febbraio, dalla quarta Commissione consiliare, con l’intervento dell’assessore ai servizi finanziari, Carlo Marzi.

In mattinata, tutte le Commissioni consiliari si erano riunite in seduta congiunta, per procedere alle audizioni dei componenti della Giunta e del Presidente del Consiglio comunale, ognuno chiamato a rispondere per la parte di bilancio di sua competenza.

«Considerato che ognuno dei colleghi ha sviscerato soprattutto le uscite – ha affermato Marzi – mi soffermerò soprattutto sulle entrate». Gli introiti di parte corrente ammontano a 66,4 milioni di Euro. Di questi, quelli tributari stimati dal Comune per il 2014 sono pari a 21 milioni e 250mila euro, 10,9 milioni dei quali provenienti dall’Imu, 2 dalla Tasi, 5.706.000 euro dalla Tari, oltre a 346mila euro di incasso della “vecchia” Tares, 1.620.000 euro dall’Irpef, 250mila dall’imposta di pubblicità, 150mila da vecchie tasse e 280mila dall’imposta per le affissioni.

L’altra parte significativa delle entrate è costituita dai trasferimenti di fondi al Comune, pari complessivamente a 30,7 milioni di Euro, che per larga parte (18,5 milioni) provengono dall’Amministrazione regionale. Tra gli altri dati significativi, da citare le entrate extra-tributarie (13,1 milioni), per prestiti (2 milioni circa) e per conto terzi.

Al di là dei numeri, l’assessore Marzi ha tenuto a ribadire come la fiscalità locale, nel momento in cui è stato approcciato il dibattito su di essa, fosse carente di alcune indicazioni fondamentali per i Comuni, relative all’applicazione dell’Imposta Unica Comunale (il nuovo tributo composto da Tari, Tasi e Imu). «Si è comunque stabilito a monte – ha detto - che il punto di partenza fosse costituito dal mantenimento della quantità e della qualità dei servizi erogati alla popolazione».

«In questo senso, - ha aggiunto Marzi – abbiamo dovuto prendere atto di una profonda mutazione del contesto. A fronte di entrate che restano sostanzialmente uguali, ci troviamo di fronte a una crescita sistematica delle spese. Diventa allora fondamentale investire tenendo i piedi per terra e porre l’attenzione ai più deboli. In questo senso, l’imposizione può essere vista come uno strumento, utile a ripagarli».

Al termine dell’illustrazione da parte dell’Assessore, la Commissione ha proceduto alla votazione sul bilancio di previsione 2014-2016 e sulla Relazione Previsionale Programmatica che lo accompagna. Gli atti sono stati approvati con 4 voti favorevoli e due astenuti.

Nel resto della seduta, la quarta Commissione ha adottato alcune deliberazioni attinenti al bilancio. Su tutte, i regolamenti delle nuove forme di fiscalità locale: Tari, Tasi e Imposta municipale propria, che, assieme, concorrono a comporre la IUC.

In merito alla IUC, la prima analisi da porre in atto è il rispetto del sostegno ai più deboli e della promozione dei nuclei familiari più numerosi che si è riuscito a concretizzare tramite l'eliminazione della TASI e la riduzione del 50%, o del 25%, sulla TARI per le famiglie più in difficoltà tramite l'IRSEE. Tutto ciò avverrà anche grazie allo "Sportello unico del Contribuente", il nuovo servizio che il Comune ha previsto per il 2014, per dare assistenza e consulenza ai propri cittadini, visto il continuo cambiare dell'imposizione tributaria da parte dello Stato.

Per quanto riguardala Tari, definita dall’assessore Marzi «la nuova Tares semplificata», il criterio tariffario non cambierà, prevendendo, come la sua predecessora Tares, la copertura integrale del servizio. «L’impostazione normativa – ha detto Marzi - non permette alle Amministrazioni se non di lavorare sui costi del servizio, stimato a poco più di 5,7 milioni, sui quali siamo riusciti a limare circa 225mila euro».

Per quanto riguarda la bollettazione, sarà possibile rateizzare l’importo della Tari in quattro rate (una in più della Tares). «Non abbiamo potuto prevedere ulteriori pagamenti – ha affermato l’Assessore - in quanto avremmo rischiato il sommarsi di più scadenze tributarie in alcuni mesi, peggiorando la situazione per i i cittadini».

In merito alle riduzioni - per le quali potrà attingere alla fiscalità generale del Comune - una trentina di casi sia di utenze domestiche sia non domestiche che avevano fatto registrare un forte aumento con la Tares sono stati “ammorbiditi”, lavorando sia sulla parte fissa che variabile della tassa. Sono, poi, previsti sconti per coloro che non risiedono stabilmente nel territorio comunale, come gli studenti universitari, per i proprietari di case stagionali, oppure quando le abitazioni occupate da persone che risiedono per più di sei mesi all’estero nonché le aree scoperte adibite a parcheggi a pagamento.

«In definitiva – ha aggiunto Marzi - siamo riusciti a venire incontro alle principali richieste che erano emerse lo scorso anno relativamente a criticità che però erano espressione della norma a livello nazionale».

In materia di Imu, fermo restando l’esenzione per prima casa, tranne che per le categorie catastali di lusso per le quali si pagherà lo 0,4 per cento, per le unità immobiliari locate l’aliquota sarà pari a 0.86 per cento, che salirà a 1,06 per cento per quelle tenute a disposizione, mentre per i contratti di emergenza abitativa, a canone convenzionale e tutti i restanti immobili l’aliquota sarà dello 0,76 per cento.

Quanto alla Tasi, introdotta per la prima volta, essa prevede un’aliquota minima dello 0,10 per cento e massima dello 0,25 per cento che dovrà essere versata sia dal proprietario che dall’affittuario. Il Comune ha provveduto all’individuazione dei servizi indivisibili oggetto della Tasi. Si è inoltre decisa la quota parte del tributo a carico dell'inquilino (30%) e del proprietario (70%), tenendo conto che i proprietari sono già soggetti passivi per l'IMU e che i servizi individuati dalla Tasi sono a beneficio di tutti i cittadini.

Il tributo verrà pagato in una o due rate al massimo, come previsto dalla norma, dai proprietari insieme all’Imu mentre per gli affittuari non verrà abbinato al versamento della Tari perché in alcuni mesi si rischierebbe di gravare con un doppio prelievo consistente sulle capacità di spesa delle famiglie.

«Tenuto conto che la legge dice che la Tasi può essere aumentata solo se si prevedono riduzioni – ha aggiunto Marzi – l’Amministrazione comunale ha, invece, deciso di introdurre le riduzioni non arrivando allo 0,25 dell’aliquota massima che invece altri comuni intendono applicare, né applicando l'aumento supplettivo dello 0,80% previsto, per poter poi eventualmente fare ricorso ad alcuni sconti».

«Ciò detto, - ha sottolineato l'Assessore - le aliquote scelte sono applicate in maniera progressiva, dal minimo previsto per legge dello 0,10% ad un massimo applicato alle case di lusso dello 0,20%».

Infine, la quarta Commissione ha esaminato e approvato all'unanimità anche le deliberazioni concernenti il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari e il Piano vendita degli immobili appartenenti al patrimonio di Edilizia residenziale pubblica. A parte la ex colonia di Pinarella di Cervia (Ravenna), per gli assegnatari (e in caso di mancato interesse di questi per il libero mercato) sarà possibile acquistare poco meno di 500 alloggi Erp di proprietà comunale oltre a 27 villette del quartiere Cogne.

19 febbraio 2014 - 18:28
CD - FM
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