"Jolis coins": ...e sono 12!

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Non si ferma il processo di arricchimento del Museo a cielo aperto cittadino: la dodicesima opera posata (in via Porta Praetoria, di fronte a Palazzo Ansermin) è “Georges” (“Cubismo”), di Livio Mognol, un pannello realizzato in ferro e acciaio nel 2012 come omaggio a Georges Braque alla corrente artistica cui lo stesso pittore e scultore diede vita insieme a Pablo Picasso.

Livio Mognol nasce a Belfort, in Francia, nel 1958 dove trascorre l'infanzia. Nel 1972 si trasferisce con la famiglia in Valle d’Aosta, a Saint-Pierre, dove a 15 anni inizia il suo approccio professionale in una ditta locale di carpenteria metallica.
Nel 1994 si stabilizza nella sua officina di Saint-Pierre dedicandosi al mestiere di fabbro e all’artigianato, prediligendo le linee asciutte ed essenziali che conferiscono al ferro la sua vera forza ed espressività.
Dal 2000 partecipa regolarmente alla fiera di Sant’Orso e alla Mostra Concorso estiva, dove vince e ottiene numerosi premi e riconoscimenti nella categoria del Ferro battuto.
Dal 2002 è insegnante dei corsi di ferro battuto organizzati dal Comune di Saint-Pierre e dall’Amministrazione Regionale, e nel 2007 ha ottenuto, unico nella categoria del ferro battuto, il titolo di maestro artigiano rilasciato dalla Regione.

Frutto del progetto “Jolis Coins” per la qualificazione e la valorizzazione del “cuore” di Aosta, il Museo a cielo aperto comprende, oltre alla nuova opera di Mognol, la “Cornaille” degli scultori Matteo e Marco Nelva Stellio collocata all’ingresso del giardino per l’infanzia di via Festaz, i due pannelli “La miniera di Cogne”, dipinti da Barbara Tutino (in ruelle des Cogneins), i tre busti e il drappeggio in ferro e ceramica grès di Marina Torchio (dalla mostra “Caduta di un impero”, in via Vevey, nei pressi della cinta muraria romana), la statua in bronzo raffigurante San Grato di Roberta Bechis (in via De Tillier, accanto alla cappella dedicata al patrono di Aosta), le tre stele in pietra di Donato Savin (in piazza Narbonne), la scultura di Sant’Anselmo di Emo Giuliano Brocard (nei pressi dell’Arco d’Augusto), la scultura del “Pellegrino” realizzata da Anna Maria Moretto (in via Martinet), i due murales “God Save The City” e “La citta-della Musica” (in via Garibaldi, sul fronte della Cittadella dei Giovani), l’installazione lignea “Le scarpe di Ulisse” di Marco Jaccond (in viale Federico Chabod, sull’area verde lungo la riva del Buthier), la scultura “Mon Dieu de la Neige” di Peter Trojer (nel giardinetto roccioso di via Tour du Pailleron) e la scultura “La raccolta delle mele e la fienagione” di Nino Casetta (in via Sant’Anselmo).

Le opere che compongono il “Museo a Cielo Aperto” sono visibili anche sul portale promozionale della città, Aostalife.

18 dicembre 2014 - 16:08
FM
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