Stop Bando periferie: Sindaco Centoz, "Scelta Governo miope e inaccettabile"

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A proposito del blocco fino al 2020 dei fondi del “Bando periferie”, previsto nel decreto “Milleproroghe”, il sindaco Fulvio Centoz commenta:

«Il contenuto del decreto è inaccettabile perché esprime la volontà di penalizzare le amministrazioni più vicine ai cittadini, quelle dei Comuni, già in difficoltà per i tagli operati sui trasferimenti agli Enti locali dagli Esecutivi che si sono succeduti negli ultimi 10 anni alla guida del Paese.

Quella del Governo Conte è una scelta miope, ottusa e gravemente pregiudizievole dell’interesse pubblico che penalizza un centinaio tra città e aree metropolitane a prescindere dal colore politico e che, per quanto riguarda Aosta, si traduce in una “sforbiciata” da 12,5 milioni di euro. Peraltro, lo stop causerà problema i enormi non solo al Comune di Aosta, ma a tutti i Comuni che avevano aderito al bando, avviando progetti per 1,6 miliardi di euro. Chiaramente non intendiamo accettare supinamente il provvedimento, e ci opporremo ad esso utilizzando tutte le vie legali, sia a titolo individuale che in seno all’Anci, per assicurare ai Comuni giustizia e lo sblocco delle risorse originariamente assegnate.

Spiace, infine, che qualche amministratore regionale abbia dimenticato il proprio ruolo istituzionale, arrivando a polemizzare con toni inaccettabili per un consesso democratico e, soprattutto, quasi rallegrandosi del fatto che il Comune capoluogo della Valle d’Aosta rischi di perdere i fondi per realizzare opere importanti per la popolazione a fronte di una decisione scellerata del Governo centrale, con ciò dimostrando con palese evidenza quale considerazione lo stesso consigliere nutra per la propria regione e quale, invece, per gli ordini del suo partito, il tutto diffondendo, come suo solito, notizie inventate o considerazioni proprie spacciate per fatti oggettivi.
A tale proposito, non può essere vero nella maniera più assoluta che negli ultimi due anni l’Amministrazione comunale non abbia lavorato al “bando periferie”, per il semplice fatto che la Convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri è stata firmata solo nel dicembre 2017 dopo che qualche settimana prima la segreteria del Programma Periferie Urbane aveva trasmesso al Comune la bozza dell’atto poi approvata con delibera di Giunta a fine novembre.

Da quel momento per quasi otto mesi gli Uffici si sono dedicati in maniera prioritaria a pianificare e gli interventi sotto la scure di tempistiche stringenti dettate dal Ministero, e che minacciavano l’erogazione dei fondi in caso di ritardi. In particolare, negli ultimi due mesi il dossier complessivo era stato aggiornato in tutte le sue parti, e i singoli progetti attualizzati, di modo da consentire all’Amministrazione di essere perfettamente in linea con il crono-programma previsto.

Ora, il brusco stop mette in discussione tutte le opere di “Aosta recupera la propria identità” che avrebbero dovuto interessare la frazione di Arpuilles, piazza Manzetti, via Lavoratori Vittime del Col du Mont e il quartiere Dora, il polo sportivo Tzambarlet, l’area Montfleury, la vasca di Excenex, l’impluvio di Gotrau, la fognatura di regione Bioula e la rete del gas delle frazioni Arpuilles ed Excenex.

Giunti a questo punto, infatti, se il Governo non dovesse modificare il provvedimento, è molto difficile ipotizzare che nel 2020 i progetti - che peraltro andrebbero sicuramente riaggiornati alla luce delle modifiche normative e amministrative e delle mutate esigenze all’interno dei singoli volet – possano riprendere, ed essere portati a compimento».

13 agosto 2018 - 12:20
FM
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