Arcate del Plot: il Sindaco Centoz "Il Comune non apre nessun ristorante"

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“Il Comune si da alla ristorazione e diventa concorrente dei privati? Nulla di più falso, ma questo è il messaggio che il M5S vuol far passare in relazione al project financing (finanza di progetto) che permetterà di recuperare l’immobile sito in Piazza della Repubblica e ormai in disuso da molti anni – dichiara il Sindaco di Aosta, Fulvio Centoz - Il Comune non ha intenzione e nemmeno ha mai avuto intenzione di entrare direttamente nella gestione di una attività commerciale per far concorrenza ai privati. L’Amministrazione cerca semplicemente di agevolare gli investimenti privati che in questo momento di difficoltà economica permettono di rilanciare l’economia e riqualificare una zona strategica della città”.

La precisazione fa seguit alla recente nota divulgata dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, a seguito della discussione in 2a commissione consiliare lo scorso martedì 15 febbraio 2016 del progetto relativo al restauro dell'immobile di proprietà del Comune, denominato “Le Arcate del Plot”. In una nota infatti il M5S parla di "ristorante del Comune". “Il project financing è un ottimo sistema che permette di affidare gli immobili comunali a privati onde provvedere alla loro ristrutturazione, ma non quando questo va a concorrere con attività commerciali già esistenti - scrive il M5S -  Senza contare che il tutto verrebbe promosso dal Comune di Aosta". “In questo modo - continua la nota del M5S - non aiutiamo le aziende del centro cittadino, ma li si mette di fronte ad una ulteriore concorrenza, per di più scorretta perché pubblica”.

Il Sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, e l’Assessore comunale all’Urbanistica, Delio Donzel, smentiscono le affermazioni contenute nella citata nota e riprese da alcune testate giornalistiche locali. 

“L’investimento, infatti, è totalmente privato e può parteciparvi chiunque - Continua il Sindaco Centoz - a breve verrà pubblicato un bando pubblico per la ristrutturazione e la futura gestione di una attività che ha una forte valenza pubblica ma anche, giustamente, un ritorno economico (altrimenti nessun privato farebbe l’investimento). La possibilità di effettuare l’investimento sarà quindi aperta alla concorrenza e il Comune (cioè in ultima analisi la cittadinanza) otterrà il recupero di un importante pezzo di patrimonio pubblico e la riqualificazione urbanistica di una zona strategica della città, anche in relazione alla prossima apertura della Nuova Università della Valle d’Aosta”.

“E’ tempo di uscire dalla logica “il privato è brutto e il pubblico è bello” – conclude Centoz - e lavorare per favorire iniziative imprenditoriali meritevoli che hanno anche ricadute benefiche sulla cittadinanza. Senza questo strumento e senza l’interessamento dei privati il Comune non avrebbe mai avuto le risorse economiche per recuperare l’edificio e avrebbe dovuto continuare a spendere soldi pubblici per mantenere immobili che non producono reddito. Le dichiarazioni del M5S sono dunque completamente fuorvianti e lontane dalla realtà dei fatti, sono da evitare in questo momento demagogia e populismo”.

“Il Comune non apre ristoranti o attività commerciali – rincara l’Assessore all’Urbanistica, Delio Donzel -  La proposta di delibera presentata in Commissione ha l’obiettivo finale di recuperare e valorizzare lo stabile ormai in disuso e incluso nel Piano urbanistico di dettaglio denominato “Polo universitario e zone limitrofe”, come ho già avuto modo di spiegare, approvato dal Consiglio comunale il 13 maggio 2010. La proposta fatta dalla società Copaco di Aosta è l’unica pervenuta dopo l’approvazione della delibera n. 45 del 27 marzo 2014 che inserì tale intervento di recupero tra gli obbiettivi strategici per l’anno 2014 con ricorso alla finanza di progetto con la compartecipazione del privato. Sarebbe da irresponsabili perdere un’occasione come quella che ci è stata presentata da Copaco”.

La proposta prevede la realizzazione di un centro per la diffusione della cultura alimentare con lo scopo di valorizzare e promuovere prodotti e tradizioni alimentari regionali. In particolare il progetto di restauro delle Arcate del Plot prevede la realizzazione al piano terra di una zona destinata al caffè e alla commercializzazione dei prodotti tipici. Al primo piano invece saranno collocati gli ambienti destinati alla degustazione ed ad una seconda sala caffè.

A seguito della proposta presentata il 24 marzo 2015 il Consiglio comunale, ritenendo la destinazione coerente con quella di pubblico interesse, ha adottato una variante al PUD ampliando la superficie a 360mq, tramite la realizzazione di un solaio intermedio. La normativa urbanistica prevede poi che il PUD adottato sia depositato in visione presso il Comune per 45 giorni per eventuali opposizioni e/o osservazioni che qualsiasi cittadino può presentare. Il 14 maggio 2015 è prevenuta una osservazione da parte della società Copaco con la quale è stata fatta rilevare la necessità, al fine di poter realizzare la proposta presentata nella sua interezza, di disporre complessivamente di 420 mq di superficie. Osservazione poi accolta con delibera di Consiglio comunale del 7 luglio 2015. Infine, la ditta Copaco ha presentato al Comune il 9 febbraio 2016 il progetto preliminare che la 2° Commissione è stata chiamata a visionare martedì 15 febbraio scorso prima della presentazione in Consiglio comunale per l’approvazione finale.

 

18 febbraio 2016 - 15:57
MV
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