Approvato il nuovo modello della macchina organizzativa

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Il Comune di Aosta avrà a partire dal 1° marzo 2016 un nuovo assetto organizzativo, frutto di un lungo e complesso lavoro che mette mano per la prima volta all’apparato dell’ente dall’approvazione della legge regionale 23 luglio 2010, n. 22, “Nuova disciplina dell’organizzazione dell’Amministrazione regionale e degli enti del comparto unico della Valle d’Aosta. Abrogazione della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, e di altre leggi in materia di personale”.

Il nuovo modello organizzativo elimina l’articolazione dirigenziale in due aree di primo livello sovraordinate ad aree di secondo livello, al fine di evitare la frammentarietà di rapporti tra dirigenza ed organo esecutivo, e mantenere aree orizzontali dirigenziali coordinate dal Segretario generale, priorità strategica questa e volontà politica della maggioranza di avere un unico ruolo apicale di coordinamento nella figura del Segretario generale.

Approvato dalla Giunta comunale nella data di venerdì 12 febbraio 2015 il corposo documento “NUOVO ASSETTO ORGANIZZATIVO DELLE AREE E DEI SERVIZI DELL’ENTE” approva il nuovo modello organizzativo dell’Ente nel suo organigramma e nelle diverse strutture.

 “In campagna elettorale avevamo promesso tra i primi atti importanti la riorganizzazione della macchina amministrativa, lo abbiamo fatto con tutta la complessità che un atto del genere comporta in una fase in cui i capitoli su cui l’Amministrazione comunale deve prestare massima attenzione sono molteplici e concomitanti, primo fra tutti il prossimo Bilancio previsionale – Commenta il Sindaco di Aosta, Fulvio Centoz – In questo senso va, infatti, la riorganizzazione e siamo convinti della bontà di tale ridefinizione. A testimoniarlo è anche la valutazione effettuata dalla Commissione Indipendente per la Valutazione della Performance che ha riscontrato positivamente le proposte formulate dall’Amministrazione comunale. E’ una riorganizzazione improntata all’ottimizzazione, alla riduzione degli sprechi, a garantire risparmi, a individuare nuove vie di finanziamenti e una nuova impostazione generale focalizzata a gestire e garantire il più possibile i servizi alla cittadinanza. E’ uno sguardo nuovo che guarda al futuro con la convinzione che il cambiamento sia l’unica strada percorribile. Di necessità dovremo fare virtù. Questo atto da avvio ad una nuova fase che guarda ad una prospettiva a lungo termine, è un passo importante in un momento economico difficile, che chiede a tutta la macchina amministrativa, a partire dai vertici, uno sforzo di impegno a favore della città e della sua popolazione”.

La Commissione Indipendente per la Valutazione della Performance comunicando che i criteri generali e le modalità applicative per addivenire alla graduazione delle posizioni dirigenziali trovano il consenso della stessa, in particolare, ha evidenziato che i meccanismi per la graduazione si presentano conformi all’art. 17, comma 1, della l.r. 22/2010, i parametri utilizzati appaiono chiari e corrispondenti a elementi oggettivi, il sistema nel suo complesso ha un impianto condivisibile, lineare e idoneo allo scopo e si presenta coerente e funzionale rispetto al contesto a cui deve essere applicato, nonché capace di adattarsi anche ad una realtà istituzionale piuttosto articolata; la Commissione, inoltre, esprime apprezzamento per la scelta effettuata di avere una sola posizione di primo livello (Segretario generale) e varie posizioni di secondo livello a capo delle varie aree dell’Amministrazione, sia in quanto impostazione condivisa da parte delle municipalità italiane sia perché la riduzione delle figure e dei livelli direzionali risponde ai recenti dettati normativi di contenimento dei ruoli dirigenziali nella pubblica amministrazione.

 

Nella riorganizzazione vengono definite: la graduazione delle strutture organizzative di secondo livello; le funzioni del Segretario generale e le funzioni attribuite a ciascuna struttura organizzativa dirigenziale con relativa graduazione e requisiti oggettivi per ciascuna tipologia di incarico dirigenziale; la ripartizione numerica delle risorse umane assegnate alle aree dirigenziali; i criteri di scelta per il conferimento dell’incarico dirigenziale; le particolari posizioni organizzative alle quali preporre i dipendenti della categoria D con le schede di definizione delle relative competenze, rilevanza verso l’esterno, individuazione dei requisiti professionali richiesti per l’attribuzione dell’incarico e relativa fascia di retribuzione di posizione.

Il modello organizzativo viene approvato in due versioni per quanto attiene l’assetto dirigenziale tecnico: una versione prevede l’articolazione in quattro aree dirigenziali e una in tre aree dirigenziali, in virtù della prossima data di collocamento a riposo di un dirigente dell’area tecnica. Le aree dirigenziali stabili saranno dunque nove fino alla data di collocamento a riposo del dirigente di area tecnica e diventeranno successivamente otto.

Viene stabilita, inoltre, l’area amministrativa di secondo livello a carattere temporaneo denominata “A6-Polizia Locale”, con durata connessa alla validità della relativa convenzione approvata con deliberazione del Consiglio comunale n. 87 del 15 dicembre 2015.

L’assegnazione del personale dipendente alle aree dirigenziali sarà definita tramite provvedimento del Segretario generale. Tramite apposita informazione interna faranno seguito ora le tempistiche necessarie per il conferimento dei vari incarichi dirigenziali e per l’assegnazione degli incarichi delle particolari posizioni organizzative.

Sono state definite anche 3 unità di progetto (UdP) per il conseguimento di obiettivi strategici trasversali definiti dall’Amministrazione comunale. In particolare:

UdP n. 1 – Valorizzazione del patrimonio immobiliare.

UdP n. 2 – Realizzazione ufficio unico riscossioni.

UdP n. 3 – Programmazione e progettazione europee.

 

 

 

12 febbraio 2016 - 15:14
MV
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